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Chianti e Crete Senesi - Cicloturismo

Della Toscana conosciamo praticamente ogni sasso, in mezzo secolo abbiamo percorso ogni strada asfaltata o sterrata che la percorre, In moto, a piedi, a volte in auto, ammirando ogni meraviglia naturale o di umana fattura che in questa regione palesemente  si manifesta o che accuratamente si nasconde; con ogni condizione meteo e in ogni stagione. Una profonda conoscenza che nascondeva anche un lato oscuro, quello della noia.

Difficile infatti trovare nuovi stimoli inseguendo quelle emozioni indispensabili ad ogni viaggio quando la meta e la strada per raggiungerla non custodiscono più alcun segreto.

Ma qualcosa era possibile fare per tornare ad emozionarsi sulle strade di casa, cambiare il punto di vista. Cambiando il mezzo di trasporto.

Ed è di nuovo meraviglia pedalando sulle strade della nostra regione, ammirandone le bellezze da una diversa angolazione, ad una diversa velocità, immersi ancora di più nel contesto circostante, abbracciati dal tepore primaverile respirando i profumi di un marzo “pazzerello” come da tempo non si vedeva. 


VIDEO, MAPPA E GPX A FINE PAGINA


San Gusmè e le Terre del Chianti

San Gusmè - Luca Cava

Il viaggio inizia da San Gusmè, nel cuore del Chianti, in provincia di Siena, sotto lo sguardo evacuante di Luca Cava.

Parcheggiato il nostro Doblò sulla terrazza che domina le ondulazioni chiantigiane in attesa della ormai prossima primavera, scarichiamo le nostre E-Bike per poi metterci in marcia, seguendo un itinerario circolare che ci porterà ad attraversare le terre del Gallo Nero e le suggestive Crete Senesi.

Quasi 60 chilometri sulle strade più belle della Toscana alla scoperta di nuove suggestioni e alla riscoperta di quelle già conosciute, come la prima tappa della giornata che raggiungiamo pochi chilometri dopo avere abbandonato il borgo.

"Re, Imperatore, Papa, Filosofo, Poeta, Contadino e Operaio:

l'uomo nelle sue quotidiane funzioni.

Non ridete, pensate a voi stessi”

Tenuta di Arceno

San Gusmè - i cipressi della Tenuta di Arceno
San Gusmè - i cipressi della Tenuta di Arceno

Monastero d'Ombrone

Monastero d'Ombrone

L’Abbazia di Monastero d’Ombrone, situata nel comune di Castelnuovo Berardenga (Siena), è un antico complesso monastico con una storia affascinante e un’architettura che mescola elementi medievali e rinascimentali; fondata nel 867 come convento femminile per volere del conte franco Winigis (o Wuinigi) e di sua moglie Richilda, avrà come badessa la figlia della coppia.

“per amore di Dio onnipotente e per la remissione dei nostri peccati,

affinché possiamo meritare il perdono

di Dio misericordioso”

 

La storia certa di questa abbazia arriva fino all’anno 881, a partire dell’anno 1000 le notizie si fanno incerte, come le assegnazioni ai benedettini del 1003 e ai camaldolesi nel 1098, certo è che a causa delle contese sul territorio tra Firenze e Siena l’abbazia fu progressivamente fortificata.

Purtroppo la trasformazione in “commenda” del XIV secolo fece diventare l’abbazia preda della ingordigia dei vescovi non residenti alla quale fu affidata; da questo momento sarà inarrestabile il declino della abbazia, con assurde demolizioni come quella di parte della chiesa nel 1806 per eliminare un lungo sedile in pietra sul quale si sedevano i parrocchiani… follia.

Oggi il complesso è una proprietà privata sorvegliata dal Gallo Nero, sulla quale svetta la bellissima ed originale torre campanaria, che non risulta visitabile ma che offre comunque una suggestiva vista a chi transita nei suoi pressi, anche e soprattutto in primavera.

Dal Chianti...

Dalla colonna del Grillo, situata poco lontano (che raggiungiamo percorrendo un tratto di pericolosa statale perché il percorso previsto era chiuso da un cancello) punto di raccordo di alcune arterie autostradali, lambita dalla Siena/Bettolle, puntiamo verso Rapolano Terme, deviando poco dopo sullo sterrato che ci introdurrà al paradiso Toscano conosciuto con il nome di Crete Senesi.

...Alle Crete Senesi

Panorama sulle Crete Senesi

Il suggestivo percorso sulle crete si snoda quasi esclusivamente su strade bianche ben battute, sono strade aperte al traffico di normale utilizzo ma che sono scarsamente utilizzate e a velocità ridotta; relativamente più trafficati i tratti che fanno parte del percorso permanente dell’Eroica, soprattutto nella bella stagione; non tutti i motociclisti che la affollano sono civili come quelli che oggi abbiamo incontrato, uno dei quali ha anche risposto di buon grado al mio saluto nonostante fossimo in bici. 

SS438 Lauretana

Raggiungiamo infine il piccolo agglomerato di Mucigliani, in una delle zone più scenografiche delle Crete Senesi, dove purtroppo commettiamo un piccolo (ma grave) errore, distratti “dall’assalto” del giovane pastore maremmano in cerca di coccole non ci dirigiamo verso il Site Transitoire percorrendo lo sterrato sulla cresta collinare ma scendiamo fino al raccordo con la SS 438 Lauretana; da qui scivolando sull’asfalto arriviamo fino al viale dei cipressi dal quale è possibile risalire al Site Transitoire, bellissima terrazza sulle Crete.

Panorama sulle Crete Senesi

Nel frattempo ci godiamo lentamente il paesaggio circostante, come detto, uno dei più belli e rinomati del territorio delle Crete Senesi, all’orizzonte il profilo della città di Siena ci osserva solenne.

Castello di Leonina

Lo sterrato bello ripido, scortato dai classici filari di cipressi, passa accanto al Castello di Leonina, medievale maniero oggi lussuoso resort, prima di raggiungere il Site Transitorie e regalare nuovi panorami e nuove intense emozioni.

Site Transitoire

Site Transitoire - Crete senesi - Asciano

L'installazione realizzata dal francese Jean Paul Philippe nel 1993 e collocata a metà strada tra Mucigliani e Leonina è una "dimora senza mura" dove l'ospite può muoversi ammirando il paesaggio dalle tre posizioni classiche (seduta, alzata, sdraiata); durante il solstizio d'estate la luce del sole al tramonto crea un effetto suggestivo passando attarverso la scultura principale.  

Crete senesi - Le Biancane di Leonina

Le Biancane di Leonina

Dalla installazione artistica torniamo sui nostri passi, fino alla deviazione sullo sterrato contraddistinto da una sbarra aperta che si perde verso le Biancane; il percorso, come quello che arriva alla installazione è autorizzato solo a pedoni e bici.

Questo spettacolare contesto che circa 4 milioni di anni fa costituiva il fondo del Mare Tirreno è frutto dell’erosione causata dall’incessante lavoro degli agenti atmosferici durante i millenni; il nome ovviamente deriva del colore bianco delle cupole argillose che splendono al sole.

 

Infinite le volte che le abbiamo ammirate dalla strada e anche dal Site Transitoire, ma mai avevamo affrontato il sentiero che si cala nella parte più suggestiva delle Biancane, mai prima di oggi! 

Il sentiero che in emozionante saliscendi carezza le biancane, regala emzozioni davvero uniche, così come uniche sono queste meraviglie della natura immerse in uno dei contesti paesaggistici più belli della Toscana

Lasciate alle nostre spalle le bellissime Biancane raggiungiamo Taverne d'Arbia e il successivo borgo di Casetta che, una vollta scavalcata la trafficata Siena/Bettolle, ci immette nuovamente nel territorio del Gallo Nero; tocca al celebre Monteaperti teatro della sanguinosa vittoria Senese contro i Fiorentini del 1260, sancire il nostro ritorno nel Chianti. 

San Gusmè - Finale

Sterrati che si addentrano in boschi, attraversano vigne e carezzano colline ci conducono verso il finale del nostro viaggio, la stanchezza dei 60 chilometri percorsi inizia a farsi sentire  e i pochi chilometri che ci separano da san Gusmè sono quelli più lunghi della giornata; ad allietare la nostra pedalata i panorami chiantigiani che in questo periodo pre-primaverile risultano meno esaltanti di quelli già colorati delle Crete Senesi.

Stanchi ma soddisfatti arriviamo infine al nostro Doblò, dopo avere percorso uno degli itinerari più belli ed emozionanti di quelli fino ad oggi affrontati; ma questa nuova avventura elettrica è appena iniziata e tanti sono i viaggi che ci aspettano!


Video, mappa e GPX dell'itinerario


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