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Anghiari - La città della Battaglia

Panorama della città di Anghiari

Come abbiamo più volte ripetuto, i mesi più freddi dell’anno non sono necessariamente quelli in cui non resta che dedicarsi alla legna del focolare rimandando le esplorazioni al prossimo anno;  soprattutto se si ha la fortuna di vivere in territori che contengono contesti storici, architettonici e anche naturali, in grado di regalare le necessarie emozioni utili alla glorificazione di un viaggio; contesti disponibili praticamente nel 99% del nostro paese.

 

Ed è così che oggi ci accingiamo ad esplorare questo pittoresco borgo medievale situato in provincia di Arezzo, in Toscana, famoso per la sua rilevanza storica, il suo fascino architettonico e il contesto paesaggistico che lo circonda.


VIDEO E MAPPA DELL'ESCURSIONE  A FINE PAGINA


Antico castello Longobardo edificato su di una preesistente fattoria Romana, Il castello di Anghiari citato per la prima volta in un documento del 1048, ebbe un ruolo significativo nel Medioevo grazie alla sua posizione strategica lungo la strada che collegava il nord e il sud della penisola italiana.

Vista panoramica di Anghiari
Vista delle mura di Anghiari

Inizialmente sotto il dominio di Arezzo grazie all’opera della potente famiglia Tarlati, principi di Arezzo, passerà poi sotto quello di Perugia per infine diventare territorio Fiorentino nel 1385, al quale resterà legata fino alla instaurazione del Regno d’Italia del 1860 

Ma Anghiari è soprattutto noto per la per la storica battaglia che si svolse il 29 giugno 1440 nella piana che la separa da Sansepolcro, questo scontro vide contrapporsi le truppe fiorentine, alleate dello Stato Pontificio, e della Repubblica di Venezia, a quelle milanesi guidate dal duca Filippo Maria Visconti. 

Vista della Piana di anghiari con Sansepolcro sullo sfondo
Il teatro della Battaglia, Sansepolcro sullo sfondo


La Battaglia di Anghiari

Le forze milanesi, numericamente inferiori (9.000 contro 11.000) tentarono di sorprendere quelle della coalizione, ma l’elemento sorpresa venne subito meno ed il conflitto, iniziato nel pomeriggio del 29, terminerà nella notte con la sconfitta delle truppe Viscontee;

Lo scontro fu visto dai più come una semplice scaramuccia, come testimonia ironicamente il Machiavelli descrivendo la battaglia :

 

Ed in tanta rotta e in sì lunga zuffa che durò dalle venti alle ventiquattro ore, non vi morì che un uomo,

il quale non di ferite ne d'altro virtuoso colpo, ma caduto da cavallo e calpesto spirò.

 

Anche se in realtà si stimano in circa 900 i caduti complessivamente.

La vittoria fiorentina consolidò il dominio di Firenze sulla Toscana centrale, nello stesso momento iniziava l’ascesa al potere della dinastia dei Medici con Cosimo il Vecchio, nonno di Lorenzo il Magnifico. 

La Battaglia di Anghiari - Copia di Rubens dell'originale di Leonardo da Vinci andata perduta

Parte della fama di questa battaglia si deve anche al dipinto perduto di Leonardo da Vinci, che doveva decorare la Sala del Gran Consiglio a Firenze in Palazzo Vecchio (divenuta poi Salone dei Cinquecento), ma che a causa di una ardita scelta tecnica andò presto perduta; la parete di fronte a quella dove Leonardo lavorava alla sua Battaglia di Anghiari fu contemporaneamente affidata a Michelangelo, che avrebbe dovuto celebrare un’altra vittoria Fiorentina, quella della Battaglia di Cascina, ma di questa opera fu realizzato solo il cartone preparatorio anch’esso andato perduto.

 

Dell’opera di Leonardo da Vinci, esistono alcune parziali raffigurazioni come quella di Rubens custodita al Louvre realizzata partendo dal cartone preparatorio poi scomparso.

Sarà il Vasari anni dopo ad affrescare il Salone dei Cinquecento su mandato di Cosimo I de’ Medici, secondo alcuni coprendo i resti dell’opera di Leonardo, anche se sembra improbabile che il poliedrico artista Aretino potesse distruggere un opera del maestro che tanto stimava.


Teatro Stabile di Anghiari

Teatro Stabile di Anghiari
Teatro Stabile di Anghiari

Inizia dal settecentesco teatro di Anghiari la nostra escursione per le vie del borgo oggi scarsamente popolato, nonostante la presenza di una fiera antiquaria che occupa parte delle logge e di Piazza Baldaccio; piazza nella quale svetta la statua di Giuseppe Garibaldi...

Logge e Piazza Baldaccio

Baldaccio d'Anghiari

Baldo di Piero Bruni, noto come Baldaccio d'Anghiari

A proposito, Baldo di Piero Bruni, noto come Baldaccio d'Anghiari celebre condottiero quattrocentesco dalla turbolenta giovinezza, fu inizialmente soldato di ventura al soldo di Firenze, (e di chi avesse i soldi per ingaggiarlo) ma grazie alla sue gesta divenne prima Maestro di Campo e infine cittadino fiorentino nel 1437.

Divenuto una figura troppo ingombrante, soprattutto per Cosimo I de’ Medici in rapida ascesa al potere, fu ucciso il 6 settembre 1441 in Palazzo Vecchio, su ordine del Gonfaloniere di Giustizia, e il suo cadavere decapitato in Piazza della Signoria.

Da tutto questo deriva la leggenda del Fantasma di Baldaccio di Anghiari che infesterebbe il vicino Castello di Sorci (sua prima residenza) vagando di notte, ovviamente senza testa, in cerca di giustizia e vendetta.

Il Castello oggi, oltre ad essere un ristorante (che presto visiteremo) dispone anche di confortevoli camere arredate in stile antico, per chi volesse verificare la veridicità della leggenda…  

Via della torre e Torre dell'Orologio (Campano)

Dalla piazza poco gremita accediamo alla parte antica della città, superando il perimetro delle mura grazie a Porta San Martino, le strette e suggestive vie del centro storico si inerpicano verso la sommità cittadina dove torreggia (ovviamemnte) la Torre dell'Orologio, detta anche Campano, duecentesca torre difensiva alla quale fu aggiunto l'orologio nel XVII secolo.

Decisamente apprezzabile il panorama sui tetti cittadini e le colline circostanti, mentre il sole abbandona le strette vie e si rifugia temporaneamente sulle vecchie tegole e sulla torre


Le vie del centro storico

Torniamo quindi sui nostri passi addentandoci all'interno del centro storico, dove si moltiplicano gli scorci suggestivi regalati di vicoli e dagli spazi colorati da fiori alcuni anche in questo periodo sbocciati; una bellezza che sarà ancor più affascinante, immaginiamo, in primavera.

Via Propositura e Cassero

Da un passaggio sotto la torre usciamo all'esterno della cinta muraria, la via Propositura che costeggia le mura ci condurrà fino al Cassero medievale, struttura difensiva e nucleo della città antica divenuto superfluo dopo la conquista Fiorentina; superato l’austero parallelepipedo arriviamo in Piazza del Popolo

Piazza del Popolo e Palazzo Pretorio

Cuore della città medievale il Palazzo Pretorio (o del Vicario) fu edificato nel XIV, sulla facciata risaltano gli stemmi dei vari vicari e podestà che nel tempo hanno amministrato la giustizia per conto del governo fiorentino.

Utilizzato anticamente anche come tribunale, e più recentemente come prigione, oggi accoglie oggi il municipio della città.  

Via delle Mura -  il Camminamento di ronda

L'ultimo tratto della nostra escursione in questo bellissimo borgo è rappresentato dalla via delle mura, antico camminamento di ronda lungo la inespugnabile cinta muraria e suggestiva  terrazza sul panorama circostante, sul quale si allungano le ombre della sera, tramite la quale ritorniamo verso Piazza Baldaccio, grazie al suggestivo passaggio sotto la Chiesa rinascimentale di sant'Agostino che si appoggia sulle antiche mura.


Video e Mappa dell'escursione


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