Il nuovo giorno si presenta sotto un cielo meravigliosamente azzurro nel quale campeggia un caldo ed abbagliante sole, basta però rivolgere lo sguardo verso l'interno della Toscana per scorgere la nera coltre nuvolosa che sta regalando una giornata autunnale alle terre più vicine all'Appennino.
Inizia quindi dalla costa Maremmana il percorso odierno che si svilupperà verso nord, improvvisando deviazioni verso l’interno in funzione delle condizioni atmosferiche.
Una tranquilla Castiglione della Pescaia ci regala le prime emozioni (e le prime foto) della giornata; ben visibile in lontananza la Casa Rossa Ximenes e l’area umida protetta della Diaccia Botrona, dove spesso esercitiamo con soddisfazione la “Caccia Fotografica”
Castiglione della Pescaia
Isola d'Elba
Il temporale notturno ha reso ancora più pulita l’aria e lo sguardo corre lontano, verso l’orizzonte, carezzando incredulo le coste dell’isola d’Elba oggi incredibilmente vicine.
Consapevoli del rischio, azzardiamo una deviazione verso l’interno e il confine che separa l’azzurro del cielo dal nero minaccioso delle nuvole, l’idea è quella di visitare la bella Massa Marittima e poi procedere parallelamente alla costa, verso nord, visitando i vari borghi collinari.
Massa Marittima (GR)
Massa Marittima è terra di contesa, tra le forze della luce e le truppe oscure, la battaglia adesso è in assoluto equilibrio, il cielo è tenebroso ma al momento non piove.
Anche qui è impossibile fare finta che sia una giornata normale, quella che normalmente è una importante meta turistica apprezzata da centinaia di visitatori ogni giorno, oggi risulta una sonnecchiante cittadina per le cui vie passeggiano pochi visitatori; Il contesto, che in condizioni normali sarebbe stato una vera fortuna, risulta quasi angosciante e il cielo minacciosamente ostile non fa che aumentare la negativa suggestione.
Mentre ci apprestiamo a riprendere il viaggio dalla battaglia emerge un vincitore, e la pioggia inizia a cadere dal cielo torbido; ma bastano poche centinaia di metri in direzione del mare per tornare sotto la protezione delle Forze della Luce e decidere di rischiare piegando nuovamente verso nord lasciando Massa Marittima, ad est, al suo umido destino, ormai preda delle dilaganti forze oscure.
Suvereto (LI)
Raggiungiamo la successiva tappa sotto un cielo che alterna neri nuvoloni ad abbaglianti sprazzi di cielo azzurro, ma senza bagnarci, la strada che attraversa la riserva della Marsiliana, dove il Corpo Forestale dello Stato protegge natura e Cavalli Maremmani, risulta a tratti bagnata e quindi da affrontare con prudenza.
Oltre ad essere uno dei Borghi più belli d’Italia, Suvereto fa parte anche dei circuiti delle Città del Vino, delle Città dell’Olio e delle Città Slow; che la rendono una meta decisamente attraente sotto qualsiasi punto di vista.
E quando improvvisamente il cielo si richiude scaricando il suo piovigginoso contenuto, il rifugiarsi in un attraente osteria appare una risoluzione scontata oltre che attraente, una scelta questa che ricorderemo per parecchio tempo, grazie allo spessore enogastronomico dimostrato da questa locanda suggestiva anche nei suoi interni, dove si diffonde piacevolmente il profumo di prosciutti e spalle appese a stagionare…
Rocca Aldobrandesca di Suvereto
Lasciamo Suvereto sotto un cielo sempre più azzurro, il sole scalda l’asfalto che fuma liberandosi dell’umidità accumulata, la direzione resta quella verso nord parallela alla costa, adesso non posso esimermi da una breve deviazione dalla rotta prevista; il cartello della località di Sassetta stimola in me intensi oltre che vecchi ricordi.
Costa degli Etruschi (LI)
Il tratto che collega Sassetta a Monteverdi era uno dei percorsi tortuosi che più amavo quando, qualche decennio fa, scorrazzavo per la Toscana con il gruppo di amici con il quale condividevo la mia passione; un tracciato che ancora oggi regala emozioni anche se l’asfalto non è più quello di un tempo, o meglio, probabilmente (purtroppo) è ancora quello!
Soddisfatte le giovanili reminiscenze, pennellando con godimento le “vecchie” curve, torniamo sul percorso originale che prevede come ultima sosta della giornata un altro luogo simbolo di questa munifica regione.
Bolgheri (LI)
Ed è compito del viale di cipressi più famoso al mondo quello di condurci fino alla diva Bolgheri che si gode il sole e l’affollamento di chi ha deciso di beneficiare delle ultime ore di luce sotto un cielo finalmente azzurro, passeggiando per le sue celebri vie
Troppo complicato nonché inutile parcheggiare per poi infilarsi nella ressa che si accalca per la cittadina, meglio riprendere il viale e tornare verso il mare, dedicando una piccola sosta a quella San Guido ricordata nei versi di Carducci come punto di partenza del “duplice filar”
San Guido (LI)
Adesso però il viaggio è di fatto terminato, resta il rientro verso Milano in un orario che ci permetterebbe ancora di godere di qualche ora di Toscana ma le previsioni meteo ci dicono che il nord sarà preda in serata di violenti temporali e così non ci resta che imboccare l’autostrada nei pressi di Livorno e dirigersi decisi verso l’umido nord.
15 minuti dopo avere ricoverato Athena nel suo garage si scatena il finimondo, ma noi siamo già sotto la doccia, con negli occhi le meraviglie di questi due meravigliosi giorni, in bocca il sapore della tradizione e nel cuore il Granducato di Toscana.
Scopri la prima parte del viaggio
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