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IBERICA 2022 - Cabo Finisterre

Ormai in vista del termine della costa nord della penisola Iberica, la direzione piega progressivamente verso sud mostrando all'oceano il fronte ovest della ripida scogliera; siamo entrati nella Costa da Morte.

Un suggestivo tratto di costa che, a dispetto del nome, offre numerosi angoli suggestivi e spiagge di sabbia finissima bagnate da acque trasparenti che, con il sole, regalano intense sfumature di azzurro.

Ma non oggi, con il cielo ancora dispettosamente grigio ed un vento rabbioso che sferza la rocciosa costa, a ricordarci che siamo al cospetto dell'infinito e possente oceano Atlantico.

Un territorio aspro ma bellissimo, poco battuto dal turismo che, condizionato dal Cammino di Santiago, taglia via questo tratto di costa puntando direttamente verso Cabo Finisterre, uno dei punti di arrivo del religioso percorso.



Laxe - Punta do Roncudo

Un faro, una costa aspra e battuta violentemente dalle onde; ed è qui che si nasconde uno dei tesori della Galizia ed uno dei lavori più pericolosi, come testimoniano le bianche croci che guardano il mare; quello del Percebeiros.

I Percebes sono dei particolari crostacei oceanici che si attaccano agli scogli aggrediti dal mare, particolarmente apprezzati per il loro sapore e per la rarità dovuta alla scarsa disponibilità (che lievita ovviamente il prezzo), vengono raschiati dalla roccia da questi particolari pescatori che sembrano una fusione tra un palombaro e un alpinista; un mestiere molto pericoloso questo dato che questo crostaceo si attacca alla roccia nei punti più impervi ed esposti al mare per difendersi dai suoi naturali predatori. 

Il vento che oggi spazza la costa è particolarmente violento; la sua forza limita le nostre potenziali escursioni, che si riducono alla veloce osservazione in sicurezza di una meravigliosa costa che meriterebbe sicuramente più attenzione; richiuse con fatica le portiere dell'auto riprendiamo il nostro cammino; la fine del mondo ci attende. 


Cabo Finisterre


Finalmente il cielo si apre e le grigie nuvole lasciano spazio ad un intenso cielo azzurro; e il panorama che appare davanti a noi mentre percorriamo la costa verso quello che gli antichi Romani consideravano il punto più ad ovest dell'Europa (che in realtà e Cabo da Roca a nord di Lisbona) e, di conseguenza, il finis terrae, la fine delle terre conosciute, è davvero spettacolare.

 

Anche e soprattutto per la sua inaspettata atmosfera tropicale, spiagge bianchissime bagnate da un mare trasparente e cangiante di mille sfumature di azzurro è quello che meno ci aspettavamo di trovare; l'immagine che ci eravamo fatti di questo luogo era quella grigia e tempestosa di una costa aspra e flagellata dalle intemperie, non quella di un luogo paradisiaco... 

Siamo finalmente arrivati alla fine del mondo, ed è bellissima!



Praia de Estorde

 

Nonostante il cielo azzurro e il sole abbagliante l'aria non è caldissima, anzi; e il vento contribuisce ad aumentare la sensazione di freddo che abbiamo sulla pelle.

Per questo motivo la sosta alla spiaggia de Estorde, attirati dalle basse e placide acque azzurre risulta molto illusoria, le gelide acque infatti spazzeranno presto via ogni possibile illusione, oggi niente bagno.

Horreos - I granai della Galizia


Continua verso l'unica cascata Europea che si getta in mare

 

CASCATA DI EZARO


Video mappa e GPX dell'itinerario

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