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Sicilia 2022 - L'isola di Ortigia

Cicerone la definì "la città più grande e più bella della Grecia", e dopo la visita limitata al suo Parco archeologico ci dirigiamo verso il centro storico della città, l'antica isola di Ortigia collegata alla terraferma da due ponti carrabili sorvegliati dalla statua di Archimede.

Archimede, uno dei più grandi geni della storia umana, celebre il suo "Eureka" quando scopri il principio di galleggiamento dei corpi, (siamo alla fine del III secolo a.C.) nasce e muore a Siracusa, nel 212 a.C. durante il sacco della città da parte esercito Romano per mano di un soldato che non lo riconobbe e non ottemperò all'ordine di catturarlo vivo. Tra le sue invenzioni, parte delle quali realizzate per difendere la città dagli attacchi romani, gli specchi ustori che ingenti danni inflissero alle navi della Città eterna e la Vite di Archimede, vite senza fine in grado di sollevare i liquidi.



Fondata dai Corinzi nel VII sec. a.C. approdati proprio sull’isola di Ortigia, Siracusa diverrà nei secoli una della città più importanti del mediterraneo rivaleggiando con Atene per importanza e con Cartagine per il controllo del territorio; coinvolta nella guerra del Peloponneso tra Sparta e Atene riuscirà a respingere gli attacchi ateniesi mantenendo la sua autonomia fino al 212 a.C. quando l’impeto Romano spazzò via le difese cittadine.


Resterà comunque la città più importante dell’isola per tutta la durata dell’Impero Romano.

Con la caduta dell’impero entra a far parte dell’Impero Romano d’oriente ma nel 878 verrà conquistata dagli arabi, dopo avere respinto un primo attacco nel 827, che la distruggeranno quasi completamente relegando la città ad un oblio storico che perdurerà fino al 1085 quando i Normanni conquistano definitivamente la Sicilia, ponendo fine al periodo ottomano.

 

Successivamente contesa tra le repubbliche marinare di Genova e Pisa diverrà nel 1234 “urbs fedelissima” su editto dell’imperatore Federico II di Svevia, re di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero.

I secoli che seguirono furono drammaticamente contraddistinti da guerre e catastrofi naturali, come i terremoti del 1542 (che la distrusse quasi completamente) e del 1693, le incursioni ottomane e il conflitto tra Francia e la Spagna che ne occupava il territorio.

 

Il regno di Sicilia verrà affidato al Ducato di Savoia nel 1700 ma gli Spagnoli per nulla intenzionati a perdere il controllo dell’isola intraprenderanno una guerra le cui sorti verranno condizionate dall’intervento Inglese che pose fine alle aspettative Spagnole. 

Seguirà un periodo ancor più incerto per la città, contesa tra Napoleonici, Inglesi e statunitensi (la cui flotta era in Sicilia a causa della guerra con i sultanati costieri, come quello del Marocco); mentre il Regno delle due Sicilie nato nel 1816 non verrà mai accettato dai Siciliani, dopo l’epidemia di colera che colpì Siracusa nel 1837 la rivolta si fece ancor più cruenta così come dura fu la reazione di Ferdinando II di Borbone che riprese il controllo della città.

 

Il 28 luglio 1860 fecero ingresso nella imbelle città di Siracusa le truppe Garibaldine dichiarando la fine del dominio borbonico sulla città e sulla regione.


SIRACUSA - Parco archeologico della Neapolis
SIRACUSA - Parco archeologico della Neapolis

 

Abbandoniamo il nostro campo base di Marina di Avola per iniziare l'ultima parte del viaggio: direzione Etna

 

Le pendici dell'Etna
Le pendici dell'Etna


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Video, mappa e GPX dell'itinerario

Mappa e GPX contengono tutti gli itinerari relativi al secondo campo base (Marina di Avola) e ai conseguenti tre giorni di escursioni; selezionabili singolarmente sulla mappa di Maps mediante i livelli

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