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Vacanze Romane - Seconda Giornata

Sotto un cielo finalmente azzurro e con temperature che poco hanno a che fare con il periodo iniziamo questa seconda giornata alla scoperta della Città Eterna.

Abbagliati dal sole che la illumina ci godiamo una raggiante Piazza Navona, oggi molto meno invasa dai turisti e quasi sonnacchiosa.

Prima della attuale piazza, qui sorgeva lo Stadio di Domiziano, fatto costruire dall’omonimo imperatore nell’anno 85; lungo 265 metri, largo 106 poteva ospitare 30.000 spettatori.

Quella che è una delle più celebri piazze monumentali di Roma, e tra le più belle al mondo, fu costruita per volere della famiglia Pamphili e di papa Innocenzo X (Giovanni Battista Pamphili) per celebrare la grandezza della casata in contrapposizione a quelle dei Farnese e dei Barberini.

 


I Video della Giornata



Piazza Navona


Per realizzare questa importante opera verranno incaricati famosi artisti dell’epoca come Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini. 

Al Bernini si deve la realizzazione della Fontana dei Quattro Fiumi situata al centro della piazza e che rappresenta il Danubio, il Gange, il Nilo ed il Rio della Plata; al Borromini invece la chiesa di Sant'Agnese in Agone (che potete osservare nel video a fine pagina), situata proprio davanti alla fontana del Bernini.

Si narra anche della presunta rivalità tra i due artisti, si dice infatti che la statua del Nilo abbia una benda in testa per non vedere la realizzazione del Borromini e quella del Rio della Plata una mano protesa per proteggersi dal prossimo crollo della chiesa. 

Nella realtà dei fatti però la fontana è antecedente alla chiesa e il Nilo ha la benda semplicemente perché all’epoca non ne erano ancora state scoperte le sorgenti.


La Fontana del Moro


Le altre due fontane presenti nella piazza sono la Fontana del Moro, scolpita da Giacomo della Porta e la Fontana del Nettuno opera di Gregorio Zappalà e Antonio Della Bitta. 

La Fontana del Nettuno

Dimenticavo, il nome attuale della piazza deriverebbe da "in Agone" (dal latino in agonis, "giochi") adottato intorno al X secolo e modificato "in Nagoni" nel XV secolo.

Corte di Cassazione


Ponte Vittorio Emanuele II

Trovate maggiori informazioni sul ponte nel report della prima giornata Romana

Castel sant'Angelo

Trovate maggiori informazioni sul Mausoleo di Adriano nel report della prima giornata Romana


Piazza san Pietro

 

Questa bellissima visuale su San Pietro un tempo non sarebbe stata possibile; fino a non molti anni fa infatti lo spazio che oggi si chiama via della Conciliazione era occupato da un gruppo di edifici conosciuto come Spina di Borgo (dalla forma a punta che richiama quella di un Circo Romano).

I primi progetti di demolizione di questo agglomerato urbano risalgono addirittura al 1692 ma si dovrà attendere il 1936 per l'inizio dei lavori, e il 1950, anno del Giubileo, per la loro conclusione.


Tanto troppo ci sarebbe da dire su quella che è la piazza della Cristianità, area che anticamente accoglieva le spoglie di san Pietro e dove nel IV secolo venne eretta una grande basilica, a seguito della quale venne realizzata anche una ampia spianata denominata “platea Sancti Petri”

Secoli più tardi sarà realizzata la Basilica di san Pietro alla quale lavoreranno nomi importanti come Bramante, Raffaello, Antonio da Sangallo il Giovane, Jacopo Barozzi da Vignola e tanti altri…

Sarà compito del Bernini quello di raccordare la nuova basilica alla città, un progetto che sarò più volte modificato e rivisto in funzione delle varie esigenze e la volontà del Papa.



Una curiosità; la piazza, pur facendo parte del territorio della Città del Vaticano, è controllata dalle forze di polizia italiane che ne hanno il controllo fino alla scalinata della Basilica di San Pietro, come previsto dall’ l'Art. 3 del Trattato, Patti Lateranensi, dell'11 febbraio 1929

Piazza di Spagna

Siamo in una delle piazze più famose di Roma, un tempo nota come Piazza di Francia adotterà il nome attuale dopo la costruzione del palazzo che ospita l’ambasciata spagnola.

La Fontana della Barcaccia al centro della piazza fu realizzata da Pietro Bernini e dal ben più celebre figlio Gian Lorenzo

La scalinata di 135 gradini che porta fino alla chiesa di Trinità dei Monti fu inaugurata da papa Benedetto XIII in occasione del Giubileo del 1725; sottoposta ad un completo restauro nel 1995 sarà di nuovo risanata nel 2016 con il contributo di una nota casa di moda. 

Dalla Chiesa di Trinità dei monti ci dirigiamo verso la prossima tappa prevista per la giornata

Panoramiche dalla risalita

VILLA BORGHESE E IL PINCIO

Dopo una breve risalita dalla chiesa di Trinità dei Monti, raggiungiamo l’ingresso del parco del Colle Pinciano conosciuto anche come Pincio, una delle terrazze panoramiche più belle e suggestive di Roma. 


Diverse furono le dimore costruite da importanti famiglie romane sul verde colle, ma già in tarda antichità il colle venne abbandonato e destinato alla coltivazione vinicola.

I diversi progetti di recupero dell’area da destinare a verde “sfogo” per la popolazione romana iniziano a fiorire già alla fine del XVIII secolo, ma solo nel 1816 fu approvato il progetto, figlio della spinta data dalla volontà Napoleonica durante la dominazione francese durata dal 1808 al 1814.  

Sara compito di Giuseppe Valadier, uno dei più importanti e capaci architetti dell’epoca, quello di regalare a Roma uno splendido parco pubblico.

I numerosi busti di personaggi famosi sono stati collocati ad iniziare dal 1861 (li potete vedere nel secondo video), per raggiungere il numero di 228 alla fine degli anni 60 del XX secolo; purtroppo continuamente oggetto di stupidi atti vandalici.

Villa Borghese

Dal Pincio si entra nello splendido parco di Villa Borghese, tenuta che in parte risulta proprietà dei Borghese a partire dal 1580, le acquisizioni successive effettuata del cardinale Scipione Borghese culminarono con la costruzione della villa, completata nel 1633, alla cui costruzione contribuì anche Gianlorenzo Bernini.  

La trasformazione del parco e conseguente completamento prosegui nei secoli successivi, dotando il giardino di Casine, Fontane, e specchi d’acqua

Ulteriori ampliamenti furono effettuati nel XIX secolo e i giardini aperti alla libera fruizione durante i giorni festivi.

Villa Borghese è una delle poche ville patrizie sopravvissute alla lottizzazione dei terreni circostanti che spesso ha comportato anche la demolizione della villa stessa.

Acquistata dallo stato Italiano nel 1901 verrà definitivamente ceduta al comune di Roma nel 1903.

 

La denominazione ufficiale sarebbe “Villa comunale Umberto I già Borghese”, ma per i romani è e resta Villa Borghese

Il Parco di Villa Borghese


Lago e Tempio di Esculapio


Citazione velatamente ironica, dell'orologio ad acqua realizzato nel 1867 da padre Giovan Battista... Embriaco!!


Le Mura Aureliane

Pur non facendo parte dei Sette Colli originali, questa zona resta comunque all’interno delle mura Aureliane costruite intorno al 270 d.C. per difendere la città dagli attacchi dei barbari ma utilizzate per oltre un millennio, ovvero fino alla breccia di Porta Pia del 1870.

 

Ancora oggi le mura Aureliane costituiscono, con i 12 chilometri ancora integri in luogo dei 19 originali, una delle cinte murarie più lunghe e meglio conservate al mondo.


Ed è una delle porte superstiti, la Porta Pinciana, che utilizziamo per uscire dal parco e proseguire nella nostra esplorazione.

Terme di Diocleziano

Costruite in soli 8 anni (298 – 306 d.C.) risultano essere, come tante altre testimonianze storiche cittadine, uniche al mondo per grandezza e stato di conservazione.

Potevano ospitare fino a 3000 persone e restarono in funzione fino a VI secolo, quando le terme furono irrimediabilmente danneggiate durante la guerra Greco/Gotica; abbandonate per circa un millennio verranno poi utilizzate per la costruzione di chiesa e certosa in un progetto che fu affidato a Michelangelo. Altre parti delle antiche terme vennero invece utilizzate come magazzino per il grano.

Dopo anni di utilizzo civile, come uffici e scuole, oltre che per carcere, nel 2000 (nel 2000, io avrei aspettato ancora...) fu intrapreso un percorso di restauro e riqualificazione del complesso che è stato anche destinato a sede espositiva.

Piazza della Repubblica e Fontana delle Naiadi

Successivamente alla ristrutturazione dell'acquedotto dell'Acqua Marcia, devastato come le terme, durante la guerra Greco/Gotica, avvenuta alla fine del XIX secolo, la zona fu ampiamente riqualificata e la piazza dotata di una fontana centrale; all'inizio del XX secolo la fontana venne sostituita da questa opera di uno scultore palermitano che suscitò molta attenzione da parte del popolo e sdegno da parte dell'ala più conservatrice del Vaticano. 

La posizione sensuale dei corpi bagnati delle procaci Ninfe attirò le attenzioni della gioventù' locale e a nulla servì il posizionamento di una barriera protettiva; anzi, contribuì ad aumentare il desiderio di osservare il "lussurioso" gruppo scultoreo. Incurante delle vibranti rimostranze dei perbenisti, il comune lasciò che nel 1901 il paravento in legno fosse definitivamente abbattuto dai "focosi" cittadini.   

Dalla Piazza della Repubblica risaliamo verso il parco del Pincio  e  'omonima terrazza panoramica, dalla quale poi ridiscendiamo verso Piazza del Popolo, si fa sera e i (tanti) chilometri percorsi iniziano a farsi sentire sulle gambe.

Fontana del Mose

Percorso quello verso il Pincio, che ovviamente non cessa di regalare sorprese, come questo rinascimentale monumento teso alla glorificazione del recupero dell’acquedotto Alessandrino voluto da Papa Sisto V, desideroso di rifornire di acqua i colli del Viminale e del Quirinale…

e la sua sontuosa villa che, casualmente, si estendeva su entrambi i colli.

Piazza del Popolo


Attraversiamo una delle piazze più celebri di Roma insolitamente animata (rispetto al resto della città); così chiamata perché intorno all’anno 1000, Papa Pasquale II fece qui costruire una cappella dedicata alla Madonna a spese del popolo, la piazza che poco dopo li sorse non poté che chiamarsi “del Popolo”

Tre sono le chiese che si affacciano su questa piazza risultato di numerosi interventi effettuati nei secoli: la Basilica di santa Maria del Popolo che risale al XI secolo e fu restaurata dal Bernini nel 1660 e che contiene capolavori del Caravaggio e affreschi del Pinturicchio; e le due cosiddette chiese gemelle Santa Maria in Montesanto e Santa Maria dei Miracoli costruite intorno alla metà del XVII secolo.

Le fontane che adornano lateralmente la piazza sono opera ottocentesca del Valadier, che aveva riqualificato il Pincio, cosi come i leoni che adornano l’obelisco centrale. Obelisco che risale al 1300 a.C e che fu fatto realizzare dal faraone Ramses II; sarà invece Ottaviano Augusto a farlo portare a Roma nel 10 a.C.


Piazza Navona


Ed è, come al solito, compito di una suggestivamente illuminata Piazza Navona quello di accompagnarci alla vicina dimora ed augurarci una buona notte. Domani sarà di nuovo Roma!!

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