La strada che stiamo percorrendo una volta lasciato il nostro rifugio per la notte, è uno strazio, non sto esagerando, l’asfalto è in condizioni pietose e in alcuni tratti ci sono delle frane che ostruiscono in parte la carreggiata mentre i sassi di varie misure sono praticamente onnipresenti.
Ma è assolutamente spettacolare, paesaggisticamente parlando
Questa è una di quelle strade totalmente lasciate all’incuria, a sé stesse, che ogni tanto si chiudono per frana (molto spesso) e ogni tanto si riaprono quando qualcuno si degna di togliere i sassi (o i divieti), lasciando comunque la responsabilità a chi la percorre, che spera di non incappare in una frana proprio nel momento in cui transita.
Strada del Vallone di Elva
Eppure il paesaggio aspro è molto suggestivo, la strada che si fa spazio tra le rocce con gallerie scavate in maniera quasi artigianale aggiunge fascino a questo panorama “spigoloso”;
Comprendiamo che in un paese in cui le attrattive si sprecano sia difficile poter pensare di promuoverle tutte e di tenerle tutte In ottimo stato per regalarle alla fruizione dei turisti ma il paesaggio che si gode in questa gola meriterebbe una platea molto più ampia, perché merita assolutamente di essere osservato.
Senza contare che la strada è comunque un importante collegamento tra la Valle Maira e il paese di Elva
E forse, dato che il pubblico, non riesce a gestirla tralasciando tutte le polemiche sullo spreco di soldi e di risorse, potrebbe essere il caso di metterla a pedaggio valorizzandola, ovviamente escludendo i residenti dal pagamento; oppure darla In concessione a qualche privato che ne curi anche la manutenzione.
Occorre trovare una soluzione, perché a chiuderla son capaci tutti...
Colle di Sampeyre - 2284 mt
E quindi uscimmo a riveder le stelle…
Una volta superata Elva il paesaggio cambia e il drammatico, ma suggestivo, orrido lascia il posto alla panoramica vista che si gode dalla dorsale montana che risale verso la nostra prossima meta.
Si guida tranquilli, godendosi il panorama in questo tratto di strada che resta stretta e non particolarmente entusiasmante dal punto di vista tecnico.
Colle della Bicocca - 2285 mt
Dal Colle di Sampeyre partono due invitanti sterrati, il primo conduce lungo la celebre Strada dei Cannoni, il secondo invece arriva fino al Colle della Bicocca; la strada dei Cannoni è molto attraente ma in due e con i bagagli non è il caso di rischiare, anche una banale scivolata potrebbe compromettere il viaggio.
Proviamo quindi a dirigerci verso il Colle della Bicocca, con molta cautela, in sterrato che, alla fine, non presenta particolari problematiche, basta affrontarlo con cognizione di causa.
Il Panorama offerto dalla strada è bellissimo, mentre in lontananza si sente un cupo rombo che si rinnova ciclicamente; è la montagna davanti a noi che continua a franare…
Dal colle della Bicocca bisogna tornare indietro, la strada si ferma li, e il rientro è una occasione che ci consente di godere del paesaggio dalla parte opposta, parimenti bellissimo.
Raggiunto di nuovo il passo del Sampeyre è difficile resistere alla tentazione, imbocchiamo quindi la direttrice della Strada dei Cannoni, in lontananza si vedono della auto, se ci sono arrivate loro possiamo arrivarci anche noi.
Mentre ci godiamo il panorama la mattinata scorre via veloce, arriva quindi il momento di riprendere il cammino e scendere verso valle.
Adesso puntiamo verso la valle Varaita e Casteldelfino, poi vediamo come procedere, anche se data l’ora è arrivato il momento di cercare qualcosa da mangiare….
Casteldelfino
L'idea di trovare conforto alle giuste esigenze di Lady Hawke (ma anche delle mie onestamente), dato l'orario, non trova conforto nel grazioso borgo di Casteldelfino; alcune strutture sono chiuse mentre altre non hanno più disponibilità di tavoli all'aperto, e di mangiare al chiuso in una giornata come questa non ne abbiamo proprio voglia.
Dopo una veloce ricerca web troviamo quello che potrebbe essere il ristorante adatto alle nostre esigenze e dopo una confortante telefonata lo raggiungiamo velocemente risalendo la vallata che termina sul Colle dell'Agnello.
Il Ristorante che offre una rilassante vista sulle placide acque del Lago di Castello si trova a pochi chilometri da Casteldelfino.
Trattoria Miralago - Pontechianale
Valle Varaita
Terminato il gustoso pranzo riprendiamo il nostro viaggio nelle terre Occitane Piemontesi, invertiamo la marcia ed invece di proseguire verso il colle dell’Agnello, che ben conosciamo, e da Casteldefino imbocchiamo la strada che costeggia il Torrente Varaita fino ad arrivare al suo termine.
Una volta parcheggiato indossiamo il giusto abbigliamento per concederci una passeggiata lungo il sentiero che risale le pendici montane e godere della frescura regalata delle argentine acque del torrente.
Escursione che segna anche la fine di questo intenso fine settimana trascorso in queste suggestive valli dove si trovano importanti tracce una antica cultura, quella Occitana, condivisa con le terre al di là della cresta alpina, come la Provenza.
Tempo dunque di ritornare, ma come sempre, con una sola voglia, quella di ripartire.
Il Viaggio è iniziato qui:
Video, Mappa e GPX dell'itinerario
ATTENZIONE: nella mappa e nel conseguente file GPX, manca il tratto di strada che risale l'Orrido di Elva, trattandosi di strada che al momento della preparazione della mappa risulta chiusa, Maps non ne consente il passaggio.
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