IL MONDO MAGICO DEL MOTOTURISMO

Viaggiare, una parola che esprime uno dei concetti più abusati dei nostri tempi, viaggiare, per il gusto di arrivare, per il gusto di farlo, per il gusto di dire c'ero anche io, per avere qualcosa da raccontare, per violentare la meta in nome di un turismo divenuto fine a se stesso, ultima espressione della insoddisfazione che governa il nostro tempo.

Eppure c'e ancora chi crede che la meta sia il punto di partenza di un nuovo viaggio, che il viaggio sia un appagamento dell'anima ed un arricchimento culturale che la strada da percorrere non sia una perdita di tempo ma il fondamento per comprendere la finalità del viaggio stesso, moderni nomadi in simbiosi con l'ambiente che li circonda e con i mezzi che lo affiancano e lo supportano nella sua impresa senza limitare la  percezione delle immagini dei  rumori, degli odori e delle molteplici manifestazioni della natura circostante.

Chi non comprende la natura di questi particolari viaggiatori ne minimizza le motivazioni a un mero ed offensivo bisogno di "prolungamento fallico" che , secondo loro,  trova soddisfazione  nel cavalcare il mezzo preferito da questa categoria di persone: La Moto.

Mai definizione fu più lontana dal  vero!

La moto è il mezzo meno invasivo, meno limitativo, meno oppressivo che si possa ipotizzare, e' la espressione massima attuale della simbiosi perfetta tra uomo e macchina, unione della carne con il metallo,  trasmissione della scintilla vitale al freddo cuore pulsante, tutto questo descritto perfettamente da una parola che ha attraversato il tempo per trovare la sua consacrazione: Centauro