Arriva infine il momento della nostra prima visita preventivata e prenotata, quella al parco archeologico di Brixia Romana, uno dei meglio conservati e più estesi del nord Italia, e importante esempio di antica città romana, con i resti archeologici che coprono un'area di circa 10 ettari e che risalgono al periodo tra il I secolo a.C. e il V secolo d.C.
Il parco, i cui scavi sono iniziati già nel XIX sec è stato riconosciuto, insieme al vicino complesso monastico di San Salvatore/Santa Giulia, (meta della successiva visita e relativo report) Patrimonio dell’Umanità dall'UNESCO nel 2011; nel 2015 è stato riaperto dopo un intenso lavoro di restauro e sistemazione dell’area teso a migliorarne la fruibilità.
Lo spazio che in seguito verrà occupato dal Foro Romano è stato abitato fin dall’età del ferro, come si può desumere dagli scavi effettuati, anche se non è certa la tipologia e l’estensione dei villaggi che impegnano l’attuale piazza fino al periodo di inizio della dominazione della Roma Repubblicana, datato 106 a.C.
Video e mappa dell'Escursione
Si dovrà comunque attendere il I secolo a.C. per avere una sostanziale trasformazione del contesto urbanistico, che da semplice villaggio si trasforma in importante città ad iniziare al periodo augusteo, momento durante il quale viene realizzato il primo Foro e un tempio Repubblicano.
La spinta definitiva alla trasformazione della città avviene però durante il regno di Vespasiano, ovvero nel I sec. d.C. con la costruzione dell’imponente Capitolium al posto del tempio e la ristrutturazione del Foro, delimitato da un nuovo complesso termale e dal teatro, che diventa il fulcro della vita cittadina come in ogni città Romana.
Con la caduta impero e le successive invasioni barbariche il Foro perde la sua funzione primaria e importanza e i suoi spazi vengono in parte occupati da nuove abitazioni senza però cancellare completamente la piazza permettendole di arrivare fino ai nostri giorni.
Foro e Capitolium (I sec d.C.)
Santuario Repubblicano (I sec a.C.)
La Vittoria Alata (I sec a.C.)
Rinvenuto durante gli scavi archeologici in una zona limitrofa al Capitolium il 20 luglio 1826, questo meraviglioso bronzo di epoca romana, rappresenta Afrodite nell’atto di specchiarsi nello scudo di Ares; in straordinarie condizioni grazie alla sua occultazione probabilmente per sottrarla alle barbariche razzie dopo la caduta dell’impero Romano e divenuta uno dei simboli della città di Brescia.
Restaurata nel periodo 2019-2021 è stata ricollocata in un ambiente appositamente realizzato per esaltarne le caratteristiche all'interno del Capitolium.
Negli stessi scavi verranno rinvenuti altri preziosi bronzi e sei teste marmoree imperiali.
Il museo del Capitolium
Terminata l'avvincente visita, ci avviamo verso la successiva meraviglia custodita da questa inesauribile città Lombarda.
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