Genova ha un primato, per quanto ci riguarda, è infatti l’unica (o comunque una delle pochissime) città italiane che non avevamo ancora visitato, fatta salva una sporadica visita qualche anno fa all’acquario, con i bambini.
Quali siano stati i motivi di questa mancanza non è facile capirlo, sicuramente parte della responsabilità va ritrovata nel fatto che Genova è una città di mare, portuale, inserita al centro di una regione ricca di innumerevoli attrattive le quali sono in grado di esercitare una maggiore attrazione.
Ma probabilmente il motivo si può anche rintracciare in una scarsa visibilità turistica della città stessa, a causa di quanto sopra detto, ma anche a causa di una errata o incompleta promozione turistica.
O forse è solo colpa nostra!
Mappa e video dell'escursione a fine pagina
Ne è sicuramente riprova la sorpresa che abbiamo provato al cospetto di un contesto quasi inaspettato ricco di testimonianze storiche ed artistiche oltre che culturali, relativamente alle quali non avevamo ricevuto negli anni che poche e frammentarie notizie, oltre a quelle che sottolineavano la pericolosità del centro storico e dell'avventurarsi nei Carruggi...
Stazione Genova Brignole
Per arrivare a Genova da Milano, ma non solo, il mezzo più efficiente (e intelligente) è sicuramente il treno; è infatti a bordo di un Intercity con posti prenotati che arriviamo di buon mattino ad una delle due stazioni di Genova (la principale è Piazza Principe), dopo circa un'ora e 40 di comodo viaggio;
in luogo di uno stancante e frustrante viaggio in auto tra code, cantieri, inciviltà e parcheggi che non ci sono.
Il ritorno, ovviamente prenotato, ci riporterà a casa alle stesse condizioni, senza aggiungere stanchezza a quella che avremo, e in assoluta sicurezza.
Arco della Vittoria
Questo monumento di epoca fascista è il primo punto di interesse che troviamo lungo il percorso preventivamente realizzato che prende in esame le maggiori attrattive cittadine; inaugurato nel 1931 alla presenza di Vittorio Emanuele III, rende omaggio ai soldati genovesi morti durante la Prima Guerra Mondiale.
L'imponente arco è situato nei giardini della piazza della Vittoria davanti alla stazione ferroviaria, lasciati i quali alla nostra sinistra ci immettiamo lungo via XX Settembre, la via dello "struscio"
Via XX Settembre
Via XX Settembre è una delle principali arterie del centro di Genova nonché strada dello “struscio”, che si estende per circa un chilometro e collega piazza della Vittoria a piazza De Ferrari, costruita nel XIX secolo, in occasione dell'Unità d'Italia, prende il nome dalla Breccia di Porta Pia, avvenuta il 20 settembre 1870.
E’ una strada elegante e ricca di storia adornata da eleganti palazzi in stile Liberty e neoclassico, e alcuni monumenti come il Ponte Monumentale appena superato; sotto i suggestivi portici si possono ammirare i mosaici dei pavimenti e gli stucchi dei soffitti, mentre resta purtroppo solo il ricordo dei cinema e dei raffinati ristoranti che qui un tempo si affacciavano
Chiesa di santo Stefano
La chiesa di Santo Stefano, importante chiesa romanica che sovrasta la centralissima via XX Settembre, da bella mostra di sé subito dopo il ponte monumentale incontrato durante la risalita della stessa via; Costruita nel XII secolo e decorata con affreschi del XIV e XV secolo, conserva al suo interno alcune opere d’arte; è stata dichiarata Monumento Nazionale nel 1902.
La scintillante via XX Settembre termina in Piazza De Ferrari, principale piazza di Genova intitolata ad un imprenditore e senatore del Regno d’Italia vissuto a Genova nel XIX secolo.
Piazza Raffaele de Ferrari
Situata nel pieno centro della città, rappresenta il fulcro commerciale, finanziario ed economico, della stessa; delimitata da importanti e suggestivi palazzi come Palazzo Ducale, Palazzo della Regione Liguria e Palazzo della Nuova Borsa è adornata al suo centro dalla fontana realizzata nel 1936, presto divenuta uno dei simboli della città
Al Palazzo Ducale di Genova che si affaccia sulla piazza è dedicata adesso tutta la nostra attenzione, mentre risaliamo la breve scalinata che immette al suo interno.
Il Palazzo Ducale
Tra i principali edifici storici e musei del capoluogo ligure è stato anticamente sede del governo della Repubblica Marinara di Genova, costruito alla fine del XII secolo in un momento di forte spinta espansionistica nel mediterraneo da parte della Superba a seguito delle vittorie contro Pisa e Venezia verrà ampiamente modificato nel XV e XVI secolo, lavori che lo renderanno un importante esempio di architettura rinascimentale.
L'interno del Palazzo Ducale, ricco di decorazioni e opere d'arte e sale affrescate con le imprese della Repubblica Marinara insieme agli eventi e le mostre che qui sono ospitate (come per esempio in questi giorni quella dedicata ad Artemisia Gentileschi) rappresenta una tentazione quasi irresistibile, ma trattandosi della nostra prima visita in città preferiamo dedicare il poco tempo a disposizione alla esplorazione della stessa.
Sarà compito di una successiva visita (successive?) quello ci portarci all’interno dei musei ed i palazzi di questa bellissima città della Liguria.
Attraversato l’atrio del palazzo usciamo in piazza Matteotti, al cospetto della chiesa Chiesa dei Santi Ambrogio e Andrea e sotto lo sguardo severo del campanile della Cattedrale di san Lorenzo.
Lasciando alle nostre spalle il campanile ci dirigiamo verso l’antico confine della città, la cinta muraria che un tempo proteggeva Genova consentendo l’accesso solo attraversando alcune porte, come questa dedicata agli accessi da levante.
Porta Soprana
Porta di accesso della seconda cinta muraria realizzata intorno al IX o X secolo è stata pesantemente restaurata all’inizio del XX secolo secondo l’aspetto che doveva avere al tempo della terza cinta muraria, ovvero intorno al 1155; larga 10 metri e alta 20 ci permette di uscire dalla città antica e dirigerci verso un ulteriore importante monumento.
Per la cronaca sono 7 le mura che nei secoli hanno protetto la città, dalla prima relativa alla fondazione della città nel V secolo a.C. alle Mura Nuove del XVII secolo passando per le Mura del Barbarossa, ovvero quelle prese ad esempio per il restauro della porta.
Casa natale di Cristoforo Colombo e chiostro di s. Andrea
Quella che si ritiene essere stata la casa del famoso navigatore Genovese, vissuto qui fra il 1455 e il 1470 quando aveva tra i 4 e i 9 anni, è situtata poco lontano dalla Porta Soprana, più volte danneggiata (dai bombardamenti del Re Sole del 1684 e dalle demolizioni dell'inizio del XX secolo), è stata ricostruita durante le suddette demolizioni che interessarono tutta l'area.
Il chiostro medievale che si interpone tra la casa di Colombo e Porta Soprana è l’unica parte sopravvissuta alla demolizione, sempre ad inizio del XX secolo della omonima chiesa e della collina che la ospitava, nell’intento di ristrutturare urbanisticamente la zona.
I Carruggi
Nei vicoli di Genova, detti “Carruggi” si incontrano la storia e la cultura, dalla Genova medievale a quella di De Andrè, ed è sicuramente impossibile provare a capire la città se prima non ci si perde in questo intricato dedalo di strette vie.
Qui, dove gli stili architettonici si sovrastano, dove i palazzi nobiliari sia affacciano su vicoli dove campeggiano botteghe e piccole chiese, protette dalle mura medievali, dove si mischiano odori, lingue e popolazioni diverse, è qui che si impara a conoscere Genova, nel centro storico che è da sempre un crogiuolo di culture.
Quel centro storico che in un passato nemmeno troppo lontano, era spesso impraticabile, invivibile, ma che piano piano è stato riconsegnato alla città, in una profonda riqualificazione urbana e culturale ancora in atto.
La Cattedrale di san Lorenzo
Dal labirinto di questa parte dei Carruggi emergiamo nei pressi della cattedrale di san Lorenzo; stretta tra via san Lorenzo e la piccola omonima piazza sula quale si affaccia il bellissimo ingresso principale, la chiesa è il principale luogo di culto cattolico della città.
Importante esempio di architettura gotica è stata costruita nel X secolo, per venire consacrata da Papa Gelasio I nel 1118; al suo interno ospita importanti opere d’arte sia in forma di affresco che scultoree, tra cui un “Ultima Cena”, affresco di Lazzaro Tavarone del 1626 che ritroveremo anche in un altro luogo.
Da citare la presenza della riproduzione della granata che durante un bombardamento della II guerra mondiale cadde all’interno della cattedrale senza esplodere, che trovate nella navata destra vicino all’uscita
La leggenda del Cane di san Lorenzo
Durante i lavori di costruzione della cattedrale si aggirava spesso nel cantiere un cagnolino che fece presto amicizia con le maestranze impegnate nella realizzazione dell'imponente opera; un giorno purtroppo il cane scomparve e non fu mai più ritrovato, in sua memoria fu scolpita nella facciata destra della cattedrale la sua effige in sua eterna memoria; dove? sta a voi trovarla!!
Dall'interno della cattedrale per la quale non si paga alcun biglietto è possibile accedere alle due torri, terrazza panoramica sui tetti della città, al costo di 5,00 €
Dalla cattedrale percorriamo tutta la via san Lorenzo fino al cospetto del molo, con qualche doverosa sosta degustazione focaccia decisamente imprescindibile; qui ci dirigiamo verso la zona di Sottoripa dedicando il doveroso tributo al bellissimo Palazzo san Giorgio.
Palazzo san Giorgio e Sottoripa
Edificio storico tra i più rilevanti della città è suggestivamente composto da due distinte parti, l’aspetto medievale che con la sua architettura tipica si rivolge al porticato di Sottoripa e quella magnificamente rinascimentale volta verso il mare e straordinariamente affrescata.
Il palazzo che ospita la sede dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale fu costruito tra il costruito tra il 1257 e il 1260, leggenda vuole che al suo interno vi fossero anche le carceri che “ospitarono” Marco Polo.
Nel 1298, davanti alle coste Croate, la flotta genovese conquistò uno dei suoi maggiori successi bellici contro l’odiata Venezia, tra i 7500 prigionieri risultanti dall’affondamento di 66 navi della Serenissima ce n’era uno decisamente celebre, Marco Polo.
Tradotto a Genova e incarcerato a Palazzo san Giorgio venne trattato con tutti i riguardi, tanto da essere considerato più un prezioso ospite che un carcerato, fu durante questi 7 mesi di “prigionia” che il celebre viaggiatore dettò il suo “Milione”.
Dal 1340 vi si insediarono le Compere, enti che gestivano i prestiti dai cittadini alle casse comunali, quelle che successivamente si sarebbero chiamate Casa delle Compere e dei Banchi di San Giorgio, considerata una delle prima banche dell’Italia dei Comuni.
Il Monte dei Paschi di Siena sarà fondato oltre un secolo dopo, nel 1472.
Infinite le proposte gastronomiche anche sottoforma di "Cibo da Strada" disponibili per soddisfare il palato in quella che un tempo era un importante centro commerciale e finanziario, all'ombra dei medievali portici situati sotto la ripa del porto infatti erano ospitate le sedi delle principali compagnie mercantili che commerciavano con tutto il Mediterraneo.
Divenuta nel Rinascimento un importante centro artistico e culturale ospitando botteghe di artisti e artigiani è oggi una zona vivace e cosmopolita che richiama turisti da ogni angolo del mondo; tutti tranne noi, fino ad oggi!
I Carruggi, via del Campo e la Colonna Infame
Da Sottoripa abbandoniamo il mare e ci buttiamo nuovamente nel labirinto dei Carruggi, verso uno dei vicoli più celebri di Genova, magnificamente affrescato da uno dei poeti più conosciuti e amati della città e del nostro paese, Fabrizio de Andrè che nel 1967 racconta la speranza in una delle strade più degradate dell’epoca, in un testo immortale.
Via del Campo c’è una bambina
con le labbra color rugiada
gli occhi grigi come la strada
nascon fiori dove cammina
….
Dai diamanti non nasce niente
Dal letame nascono i fior
Nel 1628 un avventuriero genovese partecipò ad una congiura orchestrata dai Savoia tesa a rovesciare la Repubblica di Genova, scoperto e immediatamente giustiziato insieme agli altri congiurati fu anche condannato ad una sorta di “Damnatio memoriae” in quanto la sua casa fu rasa al suolo e al suo posto venne eretta la Colonna Infame, ad imperitura testimonianza del tradimento.
Nel 1644 i discendenti dell’”Infame” Giulio Cesare Vachero, ottennero la possibilità di costruire una fontana per celare il simbolo della vergogna nello slargo creato dall’abbattimento del palazzo
Palazzo Reale e Università
Il Palazzo Reale di Genova, uno dei Rolli iscritti dall’UNESCO a patrimonio dell’Umanità, è uno degli edifici più belli della città, grazie ai suoi saloni interni che hanno conservato gelosamente i mobili, gli arredi e le opere d’arte riconducibili a tutte le famiglie nobili che l’hanno posseduto e vissuto; dai primi proprietari, i Balbi nel XVII secolo ai Savoia che lo promossero, appunto, a residenza reale.
Una vista quella al Palazzo Reale che non possiamo effettuare oggi, ma che si aggiunge alle altre delle quali abbiamo preso mentalmente nota, da effettuare in una prossima imprescindibile visita alla città e ai suoi tesori nascosti all’interno dei sontuosi palazzi e dei meravigliosi musei.
Santissima Annunziata del Vastato
Dal Palazzo Reale torniamo sui nostri passi, cedendo alla tentazione di visitare la chiesa della Santissima Annunziata, basilica barocca deliziosamente affrescata e ridondantemente decorata, interni che potete meglio ammirare nel video che trovate a fondo pagina.
Una bellezza che ammaliò anche lo scrittore, Charles Dickens incantato da tanta meraviglia:
se si guarda verso le tre Cupole in alto in un giorno luminoso, stando davanti al grande altare, si resta storditi dallo scintillìo e dalla gloria del luogo… è così finemente dipinta e dorata che sembra una grande tabacchiera smaltata.
Via Garibaldi e i Rolli Genovesi
Difficile raccontare i Rolli, difficile anche raccontare una via come questa, anche con le immagini, dato che si fa fatica a raccogliere la vera consistenza di questa incredibile parata di straordinari palazzi affacciati su di una via che non lascia spazio sufficiente alla nostra reflex.
Ma forse sarebbe comunque inutile, perché quello che qui possiamo ammirare è uno di quei contesti che è impossibile descrivere e che solo dal vivo è possibile cogliere in tutta la sua reale magnificenza.
I Rolli, sistema di elenchi di palazzi nobiliari adibiti ad ospitare le alte personalità che si trovavano a Genova in visita di Stato nel periodo che va dal 1576 al 1797, sono concentrati prevalentemente nel centro storico in quelle che furono definite “Strade Nuove”, come via Garibaldi e via Balbi, nate proprio per accogliere queste sontuose costruzioni; sono stati inseriti nella lista dei siti Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO nel 2006, in quanto esempio unico di ospitalità pubblica e di urbanistica.
Alcuni dei palazzi dei Rolli più importanti sono:
Palazzo Spinola, sede del Comune di Genova; Palazzo Doria Tursi, sede della Regione Liguria; Palazzo Rosso e Palazzo Bianco, sede di musei dell’arte; Palazzo Tursi, sede della Prefettura di Genova e Palazzo Reale, residenza dei principi di Savoia
Belvedere Castelletto
Con la stanchezza che inzia a farsi sentire, di chilometri ne abbiamo macinati oggi, arriviamo all'ascensore gratuito che porta al Belvedere Castelletto, imperdibile terrazza che offre uno suggestivo panorama sulla città, sul porto, e sul mare.
Il Porto Antico
Siamo ormai alla fine della lunga escursione che ci ha visto vagare, straordinariamente rapiti, dalle meraviglie che questa città inaspettatamente e gelosamente nasconde; una lunghissima camminata che ci ha portato a conoscere, seppure in maniera superficiale le bellezze della Superba Repubblica Marinara che ha dominato per secoli i mari.
Ed è compito dell'Antico Porto, rinato a nuova vita, fulcro della turistica movida cittadina, quello di salutarci prima del nostro trasferimento alla stazione di Broignole dove ci attende l'Intercity che comodamente ci riporterà a casa.
Su Genova ci sarebbe ancora molto da raccontare, e c'è ancora tanto, tantissimo da visitare, ma lo faremo un'altra volta, la prossima volta che torneremo qui. E sarà molto presto.
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