Sono sicuramente le sensazioni a caldo, è nostra convinzione, quelle che riescono meglio a dare la percezione di quanto un viaggio, un itinerario, una località sia risultata piacevole per secondo i nostri parametri.
Sensazioni che nel momento in cui abbandoni il contesto e ti riporti in quello a te normalmente familiare ti trasmettono un senso di gioia oppure di perdita, di mancanza.
Sensazione quest'ultima che risulta una delle più intese mai provate nell'abbandonare un luogo. Un senso di tristezza che mai come nell’abbandonare Londra ci ha, in passato, assalito.
Sarà sicuramente merito di tante piccole situazioni che incatenandosi hanno fatto sì che questo intenso viaggio, questi pochi giorni passati nella capitale britannica, risultassero estremamente piacevoli ad iniziare sicuramente dalla non esagerata presenza turistica per proseguire poi con una condizione climatica più piacevole che avversa anche se non completamente appagante.
Un viaggio iniziato con atterraggio al lontano aeroporto di Stansted ed il successivo trasferimento sugli efficienti mezzi di collegamento per raggiungere il nostro hotel situato nella zona sud ovest di Londra nelle vicinanze di Wimbledon.
La capillare rete di trasporti che permette di visitare Londra, principalmente con la rete di underground e gli autobus a due piani in superficie, si affronta dotati della Oyster Card, una carta ricaricabile che permette di accedere alla suddetta rete di trasporti utile sia per un moderato risparmio sia per la sua praticità.
La rete metropolitana, estremamente ramificata, permette di raggiungere agevolmente qualsiasi località cittadina, ma risulta estremamente piacevole e divertente utilizzare anche gli autobus a due piani per visitare Londra, se siamo fortunati potremmo anche riuscire a sedersi nei primi due posti nella parte superiore dell’autobus ed osservare perfettamente tutto ciò che scorre intorno a noi.
Purtroppo i vecchi autobus a due piani sono praticamente scomparsi tranne un paio sulle linee centrali, tutti gli altri sono di nuova fabbricazione, ma riescono comunque ad offrire un divertente modo di percorrere Londra
È ovvio che questa nostra prima vacanza in terra britannica debba privilegiare quelle che sono le attrazioni principali della città ad iniziare dal Tower Bridge, prima tappa del nostro vagabondare (anche se in effetti siamo arrivati ieri ma la mezza giornata è stata dedicata al British Museum) che ci permetterà di osservare questa straordinaria opera e di vederla anche in funzione nel momento in cui il ponte si apre per permettere in transito ai battelli troppo alti per poter passare.
Un’altra visita sicuramente suggestiva è quella che consente di visitare la parte interna e sopraelevata del Tower Bridge, suggestiva anche e soprattutto in quei tratti di camminamento dotati di vetrata trasparente che regalano la sensazione di camminare nel vuoto, una sensazione che chi soffre di vertigini probabilmente non apprezzerà in maniera particolare.
Attrazione immediatamente e naturalmente successiva al Tower Bridge è la Torre di Londra, quella che costituisce il primo nucleo difensivo della città e successivamente alloggio reale; una visita sicuramente consigliata e che in questi giorni di metà settembre risulta relativamente agevole data l’assenza di code, sia per quanto riguarda la biglietteria sia per quanto concerne invece l’accesso regolato come ormai purtroppo consuetudine ovunque dal controllo di borse e persone nell’intento di scongiurare potenziali attentati
Un tempo qui attraccavano le navi mercantili, adesso è una zona residenziale dove si possono trovare numerosi ristoranti e pub e dove si respira aria di mare; successivamente al suo recupero è divenuta una delle zone più costose di Londra per quanto riguarda gli appartamenti.
Di certo risulta piacevole passeggiare per questi moli un tempo malfamati assaporando atmosfere marittime e allo stesso tempo rilassanti all'ombra dell'imponente mole del vicino Tower Bridge
Grazie al panoramico percorso offerto da due rossi autobus a due piani fortunosamente liberi nei posti superiori di prima fila, raggiungiamo prima una delle piazze più famose della città il cui nome evoca la celebre battaglia navale in cui l'ammiraglio Nelson sconfisse l'alleanza franco-spagnola durante le guerre napoleoniche confermando l'assoluta supremazia navale Britannica.
Successivamente raggiungeremo uno dei simboli principali di Londra: probabilmente quello che più la contraddistingue agli occhi del mondo.
La visita al Tower Bridge prima e alla London Tower poi, hanno richiesto buona parte del tempo a nostra disposizione in questa comunque lunga giornata; il passaggio al cospetto del Big Ben con il sole che inizia la sua discesa all' orizzonte fa parte del percorso progressivamente improvvisato che ci porterà ad ammirare il simbolo per eccellenza del nuovo millennio, il London Eye, e a passeggiare lungo le rive del Tamigi.
Al Big Ben e a Westminster dedicheremo il giusto tributo nei prossimi giorni.
L'attraversamento del ponte di Westminster ci consente un emozionante colpo d'occhio su una buona parte di città bagnata dalle torbide acque del Tamigi; sulle due sponde si fronteggiano solenni i simboli dell'imperiale passato e del nuovo millennio.
Sotto un cielo sempre più londinese percorriamo questa vivace sponda del Tamigi sulla quale si allungano sempre di più le ombre della sera; è piacevole indugiare passeggiando lungo questa zona pedonale che si affaccia sul fiume.
Tra turisti e Londinesi che assaporano il tepore di fine estate, allietano lo spirito numerosi artisti di strada; al corpo invece ci pensano i numerosi chioschi di street food. Un contesto ed una serata che regalano intensa magia.
Sotto un vento gelido e beffardo, apparso subito dopo la scomparsa del tiepido astro solare, attraversiamo una delle testimonianze del passaggio al 21° secolo presenti a Londra, il Millenium bridge, che offre una suggestiva quanto emozionante vista sulla cattedrale di St. Paul.
Rientriamo così in quella che viene definita comunemente "the City", ovvero il nucleo originario della città di Londra
In lontananza si può osservare anche il Tower Bridge con indosso il suo magico abito da sera; grazie al teleobiettivo della nostra reflex riusciamo ad avere delle suggestive immagini del lontano ponte anche la luce risulta ormai davvero ridotta.
Senza cavalletto infatti non è semplice ottenere immagini che non presentino nemmeno il classico "micromosso"; basta però alzare gli ISO ed ecco che l'immagine è catturata, per eliminare il rumore risultante basta un passaggio veloce in postproduzione ed il gioco è fatto.
Con ormai la notte padrona assoluta della luminosa città, raggiungiamo la zona compresa tra Piccadilly Circus e Leicester Square in decisa ricerca di un pasto soddisfacente; impresa non facile in una Londra celebre per mille motivi tranne probabilmente quelli legati alla enogastronomia.
Infine, soddisfatti solo in parte dalla cena consumata riconquistiamo una seduta sul vagone della metropolitana che decisa ci riporterà al nostro albergo. Domani sarà ancora avventura.......