Esistono 2 tipi di notte nelle città turistiche, due tipi decisamente diversi rispetto a quelli che si possono vivere in città abitate durante tutto l’anno; città dove si passa da estati particolarmente frequentate ad inverni moderatamente vissuti.
In un paese turistico questo non avviene in maniera così moderata, il contrasto tra le due stagioni è diametralmente opposto: incredibilmente frequentate le notti d’estate quanto desolatamente deserte quelle invernali.
Ed è proprio in quest’ultimo contesto che ci muoviamo per le vie di Aigues Mortes che ben conosciamo anche variante estiva; stasera però praticamente nessuna anima si muove per le vie della città, tutto è immobile.
Il tramonto è un momento straordinariamente particolare della giornata, è un momento di radicale cambiamento, la transizione della luce del giorno nell’oscurità.
Momento particolare non soltanto dal punto di vista visivo ma anche dal punto di vista percettivo spesso e volentieri, come nel caso di questo coloratissimo tramonto di Camargue che ci godiamo dalla spiaggia di Sainte-Marie-de-la-Mer respirando a fondo l’aria che sa di salmastro, e che piano piano incredibilmente diventa più tiepida allo scomparire del fulgido astro.
Un esperienza unica ed imperdibile quella che ti permette di visitare la Camargue più selvaggia in sella ad un bianco cavallo tipico di queste meravigliose terre.
Escursioni adatte a tutti, dal principiante all'esperto; di durata variabile, da un ora alla giornata intera ed anche oltre che consentono ai principianti di prendere "contatto" con il mondo dei cavalli esplorando angoli nascosti della Camargue.
Per questo ci sentiamo di consigliare escursioni di almeno due ore che permettono di ampliare notevolmente il raggio di azione della cavalcata raggiungendo anche la riva del mare dove cavalcare assume connotati più che suggestivi.
Per gli esperti invece non resta che l'imbarazzo della scelta.
Non è la prima volta che visitiamo la Camargue; non è nemmeno la prima volta che lo facciamo in inverno eppure continuiamo, a trovare il tempo il modo. Una voglia stimolata da una inequivocabile certezza.
La Camargue saprà, ancora una volta, farci provare nuove intense emozioni anche e soprattutto in questa stagione da sempre considerata avara di risorse; normalmente destinata al culto del divano e della tv. Le condizioni meteo, previste decisamente favorevoli, mantengono in parte le aspettative; siamo comunque nella prima decade di gennaio ed è normale che il tempo non risulti particolarmente stabile; a fronte di temperature decisamente piacevoli e ad una aria che "profuma" di primavera si contrappongono nuvole spesso dispettose che limitano il riscaldamento solare ed un dispettoso vento che spesso rende meno piacevoli le escursioni.
L'inverno in Camargue è uno dei contesti più avvincenti dell'Europa da vivere nel suddetto periodo; un clima piacevole unito a risorse naturali, paesaggistiche, storiche e architettoniche decisamente suggestive fanno del Delta del Rodano una delle nostre mete preferite per i viaggi fuori stagione.
Soprattutto in quel limbo festivo che segue i bagordi natalizi e di inizio anno, come in questi primissimi giorni di gennaio.
Un viaggio che inizia dalla esplorazione dei borghi che si affacciano sulla laguna costiera, ognuno con le sue caratteristiche e le sue peculiarità, derivate da una secolare storia dipanatasi in un contesto tutt'altro che piacevole e poco salubre, come quello lagunare.