In un inaspettato spicchio di giornata contraddistinto dal sole e dal cielo azzurro visitiamo il piccolo ma meraviglioso borgo di Lazise, sulla sponda orientale, nonché Veneta, del Lago di Garda.
Nell’intento di “completare la lista” delle città Murate del Veneto visitandole tutte, varchiamo la cinta muraria del coloratissimo borgo sorvegliata dalla solenne sagoma del Castello Scaligero.
È una giornata davvero particolare questa, anche dal punto di vista fotografico; il breve periodo di cielo azzurro del quale approfittiamo arriva dopo due giorni di intense piogge e vento, con precipitazioni nevose copiose a partire da quote decisamente basse, condizione che ha permesso di ripulire l’aria da tutte le scorie accumulate nelle precedenti settimane di anomala alta pressione.
Una nebbiosa giornata di fine inverno ci accoglie nella prima tappa di questo avvincente viaggio alla scoperta delle Città Murate del Veneto, o almeno alcune di esse, dato che la pro impostazione dell’itinerario e valida solo indicativamente e sarà la giornata e le tentazioni a decidere come e verso dove proseguire.
Unico punto fisso la prima meta, Città Murata famosa non solo per le antiche mura poste a sua difesa, ma anche e soprattutto per una celebre partita a scacchi che qui si svolge con cadenza biennale. Marostica, suggestivo borgo a pochi chilometri da Bassano del Grappa, ospita il secondo fine settimana degli anni pari (la prossima a settembre 2024) una rievocativa partita a scacchi giocata con personaggi viventi, che ricorda la sfida tra due valorosi guerrieri che si contendevano la mano della bella principessa.
Primo approccio alla Ciclovia del Mincio, circa 40 chilometri di ciclabile in sede propria, che dalla città dei Gonzaga arriva fino alle sponde del lago di Garda seguendo il corso del fiume Mincio.
Attualmente non abbiamo ancora nelle gambe il tracciato intero, andata e ritorno sarebbero oltre 80 km, per cui ci accontentiamo della metà dello stesso.
Escursione relativamente semplice in quanto non sono presenti dislivelli, se non nelle deviazioni da noi effettuate dall'asse principale che costeggia il Mincio.
Partiamo quindi da Pozzolo sul Mincio per arrivare fino a Peschiera, e ritorno; per una percorrenza totale di quasi 50 km, dato che, come sempre, non sappiamo resistere alle tentazioni e quindi, via di deviazioni!!
Tiepida giornata di fine marzo quella che ci conduce fino ai piedi dei rilievi dei Colli Euganei, in Veneto, alla scoperta delle meraviglie che questo territorio custodisce e che in passato abbiamo già avuto modo di apprezzare.
Alcune però troppo superficialmente, ed è quindi giunto il momento di rimediare, iniziando da una delle città medievali più belle del Veneto ma anche e soprattutto d'Italia.
Dopo diversi giorni di cielo rossastro a causa delle sabbie africane, oggi finalmente torniamo al cospetto di un cielo azzurro, condizione che ci aiuta notevolmente nella visione e nella cattura delle immagini della splendida città murata di Montagnana.
Un viaggio che non si esaurisce qui ma prosegue (in una pagina dedicata) con la visita alla non meno stupenda Este.
Este, adagiata ai piedi dei Colli Euganei, è un gioiello storico e culturale del Veneto che fa parte, come Montagnana che abbiamo appena visitato, delle Città Murate del Veneto, preziosa testimonianza del belligerante passato di questo imperdibile territorio.
Le cosiddette "Città Murate", ovvero: Cittadella; Montagnana; Castelfranco Veneto; Marostica; Soave; Monselice; Asolo; Este; Lazise e Valeggio sul Mincio, costituiscono una importante testimonianza storica utile a comprendere la genesi regionale e quella nazionale in un percorso storico decisamente complicato e confuso come quello che contraddistingue da sempre la nostra storia.
Probabilmente l'ultima uscita motociclistica all'insegna dei colori dell'autunno; il prossimo fine settimana lungo, grazie alla festività del 1 novembre, sarà funestato dal maltempo, mentre quelli successivi richiamano ad altri impegni.
E la magia autunnale si sarà spenta in attesa del freddo alito invernale.
Ci ricaviamo quindi questo venerdì feriale, l'ultimo di sole e cielo azzurro per esplorare una suggestiva zona collinare veneta che abbiamo visitato diversi anni fa ma non in maniera esaustiva; e comunque quello che avevamo visto era sufficiente per suggerire una nuova escursione in autunnale contesto.
Ed è così che, fissati sulla mappa alcuni punti la sera prima, partiamo in una fredda mattinata di fine ottobre per i Colli Euganei
Il Castello di Soave da subito mostra di sé a chi transita nella vicina autostrada A4; impossibile non accorgersi di lui, adagiato sulla collina che domina l’abitato.
Nella sua già straordinaria bellezza è ancora più emozionante scorgerlo seguendo i mille colori autunnali che i adornano i filari delle Vigne.
Vigneti famosi che producono il vino che dal Castello prende il nome.
E così come è impossibile non vederlo, è impossibile resistere al suo fascino, ed è per questo motivo che in questa giornata di autunno, inaspettatamente rubata ad un periodo di alta instabilità atmosferica che ha regalato pioggia e nuvole per giorni e giorni, ci accingiamo a visitare questa imponente Rocca Scaligera situata in provincia di Verona ma non lontano dalla città di Vicenza.