Una gelida sera di fine autunno, cielo sereno spazzato da freddi venti che preannunciano l'imminente arrivo dell'inverno e un deserto quanto suggestivo antico castello di Toscana.
Questo il quadro generale della nostra atipica visita odierna al castello, o meglio, borgo fortificato di Gargonza, situato in provincia di Arezzo a metà strada tra la città della Chimera e Siena, al centro di una ondulata zona collinare.
Una condizione atipica, dicevamo, nella logica di "ripresa" che pretenderebbe le condizioni migliori di luce per garantire la massima resa fotografica, ma le condizioni migliori non sono necessariamente quelle delle ore 12.00 di un assolato giorno d'estate.
Quelle sono le condizioni più facili; quelle più emozionanti spesso sono altre...
Il Castello di Gargonza, come molti altri castelli e borghi fortificati di Toscana, risulta spesso al centro delle cronache medievali come motivo di disputa tra i vari signori e signorie dell'epoca, fino a quella che vide ferocemente contrapposte Siena e Firenze.
Passata più volte di mano tra i due contendenti dopo la definitiva perdita dell'orbita Aretina subisce le ire della Signoria gigliata quando, nel 1433, la popolazione si ribella al giogo Fiorentino; solo la torre merlata resterà a testimoniare la spietata repressione. Alla fine del '600 Gargonza diviene una tenuta agricola di proprietà dei Marchesi Corsi godendo dei benefici della bonifica agricola della malsana Valdichiana per poi venire progressivamente abbandonata e divenire cosi una cittadina fantasma destinata alla rovina e all'oblio. Destino questo comune a tanti altri borghi e castelli di Toscana.
Lo stesso destino comune che ne vedrà la rinascita negli anni '70 del XX sec. fino a diventare il gioiello storico che oggi si può visitare, ma anche vivere, dato che Gargonza oggi è un Albergo Diffuso che offre la possibilità di trascorrere una vacanza "Abitando la Storia" e le antiche case che ospitarono chi la visse in prima persona spesso in maniera cruenta.
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