Solenne sorveglia, dall’alto della collina, come un padre burbero ma premuroso, il sottostante borgo medievale, che sul fianco della stessa collina si arrampica come in cerca di protezione, di un abbraccio.
La Rocca nasce nel 1250 su commessa del comune di Bologna, i successivi e numerosi passaggi di proprietà vanno pari passo con le modifiche strutturali che ogni nuovo proprietario aggiunge all’originario impianto.
Durante il periodo medievale la zona assunse una notevole importanza strategica, Bologna e Imola, Guelfi e Ghibellini, Romagna e Chiesa Romana si contenderanno il possesso dei territori e della stessa rocca fino all’avvento, nel XV secolo, della famiglia Riano-Sforza.
L’aspetto attuale della imponente e solida Rocca di Dozza lo dobbiamo proprio al periodo Sforzesco, durante il quale abili architetti militari lavorarono per dotarla di poderosi torrioni, un fossato che circonda il castello e il conseguente ponte levatoio; interventi utili al rendere la rocca inespugnabile per tutti gli anni successivi.
In pieno periodo rinascimentale la Rocca passa sotto il controllo dello Stato della Chiesa, divenuto uno degli stati più estesi e potenti della penisola; durante questo lungo periodo gli interventi riguardano per lo più gli interni del castello, in una ristrutturazione tesa a trasformare l’ambiente militare in quello residenziale nobiliare e di rappresentanza.
Gli interventi dei secoli successivi continuano a modificare e migliorare gli ambienti interni, rendendoli più adeguati ai tempi, fino alla fine del XVII secolo; successivamente si assiste a passaggi di proprietà per via ereditaria fino al 1960 anno in cui la Rocca di Dozza cessa di essere una proprietà privata fisicamente abitata per divenire pubblico possesso, grazie alla donazione della famiglia Malvezzi-Campeggi, che la cede al comune di Dozza
Il Drago Fyrstan
Leggenda vuole che nel 1602 in questi luoghi dimorasse un mostruoso rettile, e che dalla palude in cui viveva si spostasse per uccidere il bestiame e avvelenare i corsi d'acqua.
Il prode cavaliere Cassiano Oroboni ed i suoi uomini tentarono in tutti i modi di sconfiggere il drago ma senza risultati tangibili; braccato il drago Fyrstan si rifugiò nel castello, dove resta in letargo per tutto l'anno svegliandosi solo per due giorni ogni due anni, ovvero durante lo svolgimento di Fantastika, fiera del fantastico.
È dalla mente dell’illustratore Ivan Cavini nato e cresciuto proprio tra le medievali mura di Dozza che prende vita il Drago Fyrstan nel 2016, nato dall'uovo posto all'interno della Torre e che potete vedere nel video girato all'epoca.
Abbandoniamo Dozza, il suo castello e i bellissimi muri dipinti, ma la giornata non è ancora terminata; resta ancora un po' di tempo da dedicare ai colli Emiliani e a qualche inaspettata sorpresa, prima di puntare decisi verso casa.
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