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Dozza e la Biennale del Muro Dipinto

 

Dozza è un tranquillo e pacioso borgo, in provincia di Bologna, adagiato sulle colline che rilassano la dorsale appenninica in prossimità della via Emilia e della costa adriatica, sovrastato dalla solenne rocca Sforzesca.

 

Ma oltre questo, Dozza ha una ulteriore peculiarità che la rende un borgo diverso da tutti gli altri nonché imperdibile meta per una soddisfacente giornata di culturale escursione; qui si tiene infatti una Biennale d’arte che ha una particolarità, gli artisti non dipingono le loro suggestive opere su di una classica tela ma bensì sulle pareti esterne delle case.

 



Questa consuetudine applicata da vari decenni, la Biennale vede la luce nei primi anni ’60 del secolo scorso, ha fatto sì che questo borgo sia diventato un vero e proprio museo a cielo aperto, grazie alle numerose opere d’arte che colorano piacevolmente i muri delle strette via del borgo.

 

Regalando infinte emozioni a chi le percorre in emozionata ammirazione

Dalle cime dell'appennino...

Il motociclistico Santuario conosciuto come Passo della Raticosa rappresenta il passaggio dal versante Toscano a quello Emiliano (che poco dopo diventa Romagnolo) dell'Appennino, deviazione verso l'imponente Sasso di san Zenobi per poi iniziare la discesa verso la tappa principale della giornata ondeggiando lungo le pendici montane frastagliate dai lunari calanchi. 




... ai muri dipinti di Dozza

Raggiunta una tranquilla Dozza che si crogiola al tiepido sole invernale iniziamo la nostra vista al cospetto della Rocca Sforzesca; maniero che visiteremo più tardi dato l'imminente termine dell'orario del mattino.

I muri del borgo iniziano subito a raccontare la loro lunga storia, che, a partire dalla metà del XX secolo, ha assunto connotati decisamente più colorati e suggestivi.


Le vie del piccolo borgo sono un susseguirsi di bellissime opere d'arte senza soluzione di continuità, una bellezza resa ancor più emozionate dal contesto architettonico e dal loro essere immediatamente fruibili, fresche, e libere, senza essere "imbrigliate" in un opprimente contesto museale che ne condiziona l'unicità.

Due le strade che congiungono la Rocca alla Porta del Rivellino, antico varco di ingresso al borgo, che percorriamo alternativamente per scendere e risalire all'antico maniero, al cospetto delle quali sono state realizzate buona parte delle opere d'arte; alcune tra le più antiche sono state "strappate" dai muri per essere ricollocate nel museo all'interno della Rocca Sforzesca.

Il termine "Strappo" è utilizzato per identificare la tecnica che viene utilizzata per rimuovere un affresco dalla parete. 


Soddisfatte anche le esigenze più terrene grazie alle prelibatezze di locale gastronomia, preparate dalla "Osteria di Dozza" in via XX settembre, teatro della nostra risalita, percorriamo il tratto di strada che si separa dall'antico castello di medievale origine.



 

Terminata la suggestiva visita delle colorate vie del borgo ci presentiamo al ponte che immette nella imponente Rocca Sforzesca poco dopo l'apertura pomeridiana; pronti ad esplorare il castello e conoscere il suggestivo drago che vi dimora...

LA ROCCA SFORZESCA
LA ROCCA SFORZESCA


Video Mappa e GPX dell'itinerario

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Dozza Città dell’arte e della storia - D
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