Con la primavera oltre alla bella stagione (più o meno...) arrivano anche le giornate decisamente lunghe, grazie alla complicità dell'ora legale, il sole tramonta sempre più tardi consentendo una sostanziosa espansione del tempo da dedicare alla esplorazione.
Oppure consentire finestre di viaggio ricavabili in momenti altrimenti non utilizzabili in tal senso.
Come in questa splendida serata di fine maggio, quando, terminata la giornata di lavoro in terra Biellese, decido di regalarmi qualche ora di divertimento affrontando quelli che sembrano essere gli ultimi due passi valdostani da inserire in carniere; per terminare la spunta della lista di una regione avara di valichi carrabili.
Ecco il resoconto fotografico del breve tour dei passi Col de Joux e col Tzecore in Valle d'Aosta
Forte di Bard
Il viaggio inizia ufficialmente da qui, con la benedizione della sentinella della porta di ingresso in Valle d'Aosta, quel Forte di Bard che causò qualche notte insonne alle Napoleoniche ambizioni.
Col de Joux 1640 mt
Sotto lo sguardo attento del Castello di Verres inizia invece la risalita verso il primo passo, l'aria intanto si fa progressivamente più frizzante mentre il sole fa capolino dietro i picchi montani.
La risalita risulta abbastanza divertente anche se spesso rallentata dalla sicura, nonché rispettosa, velocità di attraversamento dei centri urbani.
Dal passo il panorama sulla sottostante vallata è davvero spettacolare, peccato per la foschia.
Col Tzecore 1607 mt
Pochi chilometri dopo lo scollinamento del Joux si arriva al bivio che porta sul prossimo passo, abbandoniamo quindi la strada che scende verso Saint-Vincent per affrontare le tortuosità che risalgono verso il Tzecore. Strada e panorami assolutamente suggestivi, così come l'assoluta solitudine che mi accompagna e mi regala una magica sosta sulla vetta dello Tzecore
Dal passo la strada diventa molto stretta ed occorre fare molta attenzione sui ripidi tornanti, ma il contesto resta davvero magico.
Potrete vedere nel video (appena disponibile) le caratteristiche delle strade e del contesto in maniera più significativa.
Il "solito" castello di Verres dichiara la fine della tortusità mentre il solenne Forte di Bard ci apre la porta che conduce verso il Piemonte, ed il meritato riposo notturno, mentre le ombre della sera calano sulle cime dei monti ed il profumo dell'aria annuncia l'ormai prossima estate.
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