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Civitella in Val di Chiana

Panoramica di Civitella in val di Chiana

Non lontano dalla città di Arezzo, nel territorio meridionale della Toscana, nascosto dalle colline che scortano la Valdichiana, sorge il piccolo borgo di Civitella.

Un piccolo villaggio ma con una grande storia, purtroppo contraddistinta anche in maniera drammatica, soprattutto per quanto riguarda quella più recente.

Una storia che inizia con gli Etruschi, incontrastati padroni di questi territori prima dell’avvento di Roma, e che si consolida nel periodo di dominazione dei Longobardi (tra il VI e VII secolo), ai quali si deve la costruzione della omonima rocca che sovrasta il borgo medievale e il perimetro delle mura, ricostruite in epoca medievale, che difendevano l’antico insediamento militare.


Video e mappa dell'itinerario a fine pagina


Panorami della Valdichiana

Il Borgo di Civitella (AR)

Torre delle mura medievali di Civitella in val di Chiana

Il periodo medievale la vede contesa tra Arezzo, Siena e Firenze, destino questo comune a molti borghi e castelli edificati in un territorio sul quale si confrontano troppo spesso le mire espansionistiche delle tre città. 

Dal 1384 entrò a fare parte della Repubblica Fiorentina, dalla quale non si separerà più, nonostante il tentativo di conquista da parte delle truppe imperiali durante la cosiddetta “Guerra di Siena” nel 1554, al termine della quale si decretò la sconfitta definitiva della città di Siena, il cui governo si asserragliò all’interno delle mura di Montalcino fino alla definitiva resa, e la nascita del Granducato di Toscana sotto la guida di Cosimo I de Medici.

(Per dovere di cronaca: altre fonti parlano invece di una conquista della città, messa a ferro e fuoco dalle truppe Senesi guidate da Piero Strozzi)

Il successivo periodo storico vide la cittadina crescere di importanza in quanto situata lungo una importante via commerciale dell’epoca; una tranquillità drammaticamente interrotta dallo scoppio della II Guerra Mondiale che vide Civitella Val di Chiana tristemente coinvolta.

La Rocca Longobarda

Porta di ingresso della Rocca Longobarda di Civitella in val di Chiana
Scultura all'ingresso della Rocca Longobarda di Civitella in val di Chiana

Rocca Longobarda di Civitella in val di Chiana
Porta di ingresso della Rocca Longobarda di Civitella in val di Chiana

Porta di ingresso della Rocca Longobarda di Civitella in val di Chiana

Nel 1940 fu istituito in una villa della zona un campo di internamento, dal quale famiglie ebree verranno deportate in Germania; il territorio sotto il controllo nazista fu oggetto di pesanti bombardamenti alleati ai quali si deve anche la distruzione della millenaria Rocca Longobarda.

Lapide in ricordo dell'eccidio di Civitella in val di Chiana

 

Il 29 giugno 1944, come ritorsione alle azioni di alcuni gruppi partigiani della zona, le armate tedesche della divisione Herman Göering massacrarono  244 civili, rastrellati  a Civitella e nelle frazioni di Cornia e San pancrazio, senza fare distinzione tra uomini, donne e bambini.

Una strage orrenda, assurda e disumana, arrivata quando la speranza dell’arrivo delle truppe alleate iniziava a farsi strada e le liberazione dal giogo nazista imminente.

Un orrore al quale Civitella sembra, nel suo solenne silenzio, rendere perenne omaggio, e del quale conserva imperitura memoria.  

Civitella in val di Chiana è stata decorata nel 1963 con al medaglia d’oro al valor civile.

In ricordo dell'eccidio di Civitella in val di Chiana
In ricordo dell'eccidio nazista di Civitella in val di Chiana

La difficile rinascita del dopoguerra viene affidata alla agricoltura e all’arte contemporanea, che si può ammirare in questo suggestivo museo a cielo aperto; anche il progressivo abbandono del borgo a favore delle località più appetibili e più vicine alla città, si è recentemente arrestato e progressivamente le antiche case e gli affascinanti vicoli sono stati oggetti di restauri che hanno riportato questo millenario borgo allo splendore che merita.   


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