Un'immagine, quella del Gallo Nero che "canta" al tramonto, che rappresenta, oltre alla fine della lunga giornata autunnale, anche l'intensità della stessa.
Una giornata spesa all'inseguimento dei colori dell'autunno percorrendo le strade meno conosciute del Gallo Nero, tra piccoli borghi, castelli e fattorie collegati colorati filari e circondati da sempreverdi cipressi, in ammirazione di un panorama suggestivo ancor più esaltato dalla tempesta che il giorno prima ha pulito cielo e viti.
Partiremo dal punto più alto dei colli del Chianti per arrivare fino al tramonto di Panzano in Chianti cedendo ad ogni tentazione che si presenta durante il nostro lento incedere.
Figline Valdarno - Lucolena
Non siamo ufficialmente nel Chianti, la dorsale che stiamo risalendo fa ancora parte del Valdarno ma si inizia a percepire, in maniera consistente, ciò che ci aspetta una volta superato il valico del Morellino.
Monte san Michele e Valico del Morellino
Siamo nel punto più alto del sistema collinare montuoso del Chianti, il monte san Michele con i suoi 892 metri svetta sul la valle dell'Arno confrontandosi con il suo dirimpettaio, il Pratomagno alto1592 mt, che si erge al di là della valle preannunciando l'Appennino e dichiarando l'inizio della zona delle colline del Chianti; da qui è possibile spaziare con lo sguardo sia sulla vallata scavata dal fiume Arno che sui colli del Chianti che dolcemente declinano verso la Valdelsa
E' invece grazie al valico del Morellino (747 mt) che possiamo superare il fronte montano e iniziare l'esplorazione delle terre del Gallo Nero.
Badiaccia a Montemuro (SI)
Giunse qui, superate le montagne, il guerriero longobardo ferito in battaglia e fuggito dalla sicura morte; e si dice che fu San Michele Arcangelo, protettore dei Longobardi, a guidarlo all'incontrò con un eremita che lo aiutò a rimettersi in forze.
Come ringraziamento innalzarono un tabernacolo dedicato a Gesù e un centro per il soccorso dei viandanti in difficoltà; pochi anni dopo vennero costruite delle case e una chiesa, fino a quando nel 1125 il luogo divenne proprietà dei Monaci Camaldolesi.
La storia della Badia a Montemuro prosegue tra alterne fortune fino ad oggi, ma quello che la leggenda vuole è che qui, da qualche parte, ci sia la tomba del guerriero Longobardo, e che al suo interno si trovi la sua spada, il suo scudo e un prezioso tesoro... ma ad oggi nessuno l'ha mai trovata.
2023 - 2007: la foto del 4 Multiraduno del Chianti
Proseguendo verso la prossima meta, non potevo non fermarmi a scattare una foto in questo particolare posto, dove la strada serpeggia risalendo la collina scortata da verdi boschi, un luogo che rimanda la mia mente indietro nel tempo.
È qui infatti che ho scattato una delle foto più iconiche del 4 Multiraduno del Chianti (e di tutti gli altri), raduno dedicato alle moto Ducati Multistrada che ho organizzato per 5 stagioni.
Siamo sul tratto id strada che da Badiaccia a Montemuro porta fino al bivio che riporta nel Valdarno oppure, svoltando a destra, si addentra nel cuore del Chianti seguendo le sinuosità di una delle strade più belle della zona, anche se non particolarmente lunga.
E probabilmente la magia è proprio questa.
SP73 Del Castello di Albola
Sono poco più di 10 i chilometri di SP72 che separano il valico del Morellino da Radda in Chianti; ovvero la lunghezza totale stessa della strada.
10 Chilometri, ma con una densità di attrattive davvero esclusiva; Colline, natura, curve, castelli, cipressi, vigneti, cantina enologica, borghi, qui non manca davvero nulla. Quindi che dire di più se non: Buon divertimento!!!
Prosegui il viaggio attraverso i luoghi meno conosciuti del Chianti
Chianti - Le strade nascoste 02
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