Sole, temperature ottimali e cielo profondamente azzurro; finalmente dopo tanta instabilità, una giornata perfetta, dal punto di vista mototuristico. Anzi, da qualsiasi punto di vista.
Giornata da assaporare lentamente e piacevolmente, senza imposizioni, orari, casino, nella consacrazione del massimo relax.
Proseguiamo quindi nella ricerca e visita dei castelli e dei borghi dispersi per la Pianura Padana, oggi libera da foschie e calura che spesso la avvolgono rendendola poco piacevole da visitare, oggi addirittura si sente il profumo della primavera nell'aria, evento assolutamente più che raro.
Percorso che alla fine si concentrerà sui borghi e castelli della Provincia di Mantova affacciati (più o meno) sulle sponde del fiume Mincio, iniziando dalla suggestiva e storica cittadina di Solferino.
Solferino e la "Spia d'Italia"
La Rocca di Solferino, che dalla sommità del colle più alto della provincia di Mantova, domina l'Abitato e il territorio circostante, fu edificata intorno all'anno 1000; l'appellativo "spia d'Italia" le venne conferito grazie alla sua estrema vicinanza al confine con l'Impero Austriaco e la conseguente possibilità di spiare i movimenti del nemico.
La Battaglia
Non ci sono strategie ne pianificazioni della battaglia in quel 24 giugno del 1859, i circa 300.000 soldati dei due eserciti in lotta si trovano uno di fronte all'altro quasi per caso, nessuno dei due comandi pensava di trovarsi di fronte in quel momento all'esercito nemico. Il risultato di questo inaspettato confronto su di fronte esteso per circa 15 chilometri sarà drammaticamente tragico, durante le 14 ore di combattimento i due eserciti lasceranno sul campo circa 30.000 tra morti e feriti. Quella che si svolse a Solferino tra i Franco-Piemontesi e gli Austriaci è stata una delle battaglie più lunghe e sanguinose della storia d'Italia, un confronto che vedrà la vittoria finale dei due alleati e la ritirata degli Austriaci della quale i primi non seppero approfittare data l'estrema stanchezza delle truppe profondamente provate da un cosi' lungo ed estenuante combattimento.
Un orrore che probabilmente spingerà i due contendenti a firmare l'armistizio e dichiarare così conclusa la Seconda Guerra di indipendenza.
LA Croce Rossa
A Solferino non si creano solo i presupposti per la nascita dell'Italia; sul luogo della carneficina è presente uno svizzero, Henry Dunant, impressionato dal tragico risultato della battaglia e dalla assoluta inefficienza dei soccorsi di fronte ad un numero troppo elevato di feriti, si prodiga personalmente per curare i bisognosi e coordinare i soccorsi presenti sul luogo; con l'aiuto della popolazione trasporta i feriti nel duomo di Castiglione delle Stiviere dove saranno prestati soccorsi a tutti, a prescindere dalla divisa indossata.
A seguito di questo importante episodio Dunant fonderà quello che negli anni a seguire diventerà il più importante organo internazionale di soccorso alle popolazioni e che consentirà al suo ideatore di essere insignito nel 1901 del Nobel per al pace: la Croce Rossa Internazionale.
L'Ossario
Difficile controllare le emozioni una volta entrati all'interno dell'ossario; non appena percorso il rilassante vialetto scortato dai cipressi è assolutamente impossibile restare indifferenti di fronte a ciò che quasi inaspettatamente ci si trova di fronte: il risultato delle umane follie.
E' lo sguardo di centinaia di teschi dalle vuote orbite, a mettere a dura prova le nostre emozioni; il silenzio e la solitudine altrimenti piacevoli qui diventano carichi di drammatici significati, il senso di ciò che davvero è accaduto quel 24 giugno diventa più chiaro per poi sfuggire alla nostra comprensione. Perché non siamo in grado di raggiungere civili traguardi senza che si renda necessario il sacrificio di vite umane? Perché la libertà futura debba fondarsi sulla morte, e perché per chiamarmi Italiano è stato necessario riempire di ossa questa chiesa..
Castellaro Lagusello (mn)
Questo piccolo e placido borgo non lontano da Valeggio sul Mincio, rappresenta per noi una vera sorpresa; non avevamo infatti fatto ricerche visive del luogo ma solo inserito il nominativo in lista in quanto risultante come Castello.
Il fatto di non averne mai sentito parlare ha contribuito a non cerare aspettative di sorta regalandoci quindi un grande stupore quando ci siamo trovati di fronte alla porta di ingresso del borgo fortificato che si ergeva solenne sotto un cielo straordinariamente azzurro.
Castello, parco e laghetto a forma di Cuore sono proprietà privata e quindi soggetti a ovvie restrizioni; è possibile dare un occhiata a parte del parco previo pagamento di un irrisorio biglietto; irrisoria anche l'escursione ma che consente di avere una prospettiva diversa del castello.
Ne vale la pena... più o meno! Attenzione a non sconfinare dal percorso perché il custode si incazza!
Volta Mantovana (MN)
Nuova tappa effettuata dopo pochi chilometri; Volta Mantovana ed il suo castello reclamano la nostra attenzione, ma sarà il bel giardino all'Italiana di Palazzo Gonzaga (al quale si accede gratuitamente) a raccogliere la maggior parte del nostro interesse odierno.
Tranquilla e quasi deserta, dimostra ancora una volta il turistico isterismo che si concentra in località conosciute ignorando sistematicamente altre meravigliose attrattive anche se a pochi chilometri di distanza.
Apparire e farsi riconoscere, questa è l'unica cosa che conta...
Ma per certi versi questa situazione ha i suoi lati positivi, permette infatti di godersi suggestive località senza la fastidiosa presenza di folle urlanti dedite al "selfinaggio" e che mal si conciliano con ciò che piacevolmente catturiamo con le nostre reflex
I Giardini di Palazzo Gonzaga
Borghetto di Valeggio sul Mincio
Improvvisamente il caos!!
Il Borghetto di Valeggio è preso d'assalto da centinaia di visitatori, situazione prevedibile dato il suo inserimento nella lista delle località che regalano like sui social e la sua attitudine allo "struscio" del tardo pomeriggio festivo.
Scattiamo giusto due foto al borgo, più volte visitato, dal Ponte Visconteo, prima di fuggire verso località meno affollate!!
Cavriana (Marittima!)
L'inaspettato Chiringuito che ci troviamo davanti non appena varcata la porta del tranquillo borgo di Cavriana impone una rilassante e dissetante sosta, prima di procedere con l'ultima visita della giornata e di percorrere la strada del ritorno.
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