Temperatura non particolarmente afosa e cielo azzurro nel quale campeggia uno splendido sole azzurro che scalda più per irraggiamento diretto che per l'effetto serra dato dall'umidità come invece accade nella nostra lontana patria, questo ciò che ci accoglie non appena apriamo la zip del nostro comodo igloo;
in un campeggio tranquillo e semideserto ci accingiamo a trascorrere la nostra seconda giornata di viaggio, mantenendo qui il campo base proseguiamo con la visita ai Castelli della Loira più famosi e più vicini.
In un contesto moderatamente animato raggiungiamo Chaumont seguendo il percorso della Loira su di un nastro di asfalto che la costeggia fedele, tracciato che in alcuni tratti si presenta molto incoraggiante dal punto di vista motociclistico.
Decisamente mattinieri superiamo la biglietteria del castello dopo qualche minuto di attesa dovuto ad una presenza turistica ancora ridotta ma in progressivo aumento, come dimostra la coda che progressivamente si allunga dietro di noi.
Chateau de Chaumont
La facile risalita verso il castello ci permette di godere dall'alto della vista della cittadina sottostante e della tranquilla Loira; pochi minuti e tra gli alberi il suggestivo castello si presenta con il suo profilo più degno di una favola che della realtà ai nostri emozionati sguardi.
Costruito nel X secolo con scopo puramente difensivo, il castello sarà teatro di innumerevoli eventi durante la sua lunga storia, ad iniziare dalla distruzione del 1465 e la sua immediata ricostruzione, passando sotto il possesso di Caterina de' Medici prima (al cui servizio ritroviamo anche il celeberrimo Nostradamus) e Diana di Poitiers dopo, fino ad arrivare ai giorni nostri dopo avere conosciuto molteplici passaggi di mano ed essere stato teatro di fastosi eventi mondani diventando infine proprietà dello Stato a causa dell'insolvenza della sua ultima proprietaria.
Straordinari i saloni interni, dotati degli arredi originali e di una preziosa collezione di arazzi, nei quali ci aggiriamo stupiti ma con una strana sensazione che, ancora latente, inizia però a farsi sentire senza però emergere e diventare comprensibile... non ancora almeno.
Terminato il giro nelle stanze usciamo nel cortile interno nel quale una troupe cinematografica orientale si appresta a girare le scene di un qualche film, un breve sguardo d'insieme e siamo di nuovo nel fiorito giardino antistante il castello diretti verso le Scuderie
Colpiscono per la loro raffinatezza ed eleganza queste scuderie che all'epoca erano riconosciute come le migliori d'Europa, lo stesso non si può dire invece del finto cavallo che dopo pochi secondi, a causa della sua irreale immobilità, riconosci come tale.
Terminiamo la nostra escursione percorrendo alcune delle strade che si perdono nel parco del castello in parte destinato a fiorito giardino, successivamente guadagniamo L'uscita soddisfatti della visita appena effettuata; di nuovo in macchina perseguiamo il nostro viaggio seguendo il corso del fiume Loira fino alla prossima meta, la città di Amboise.
Amboise
Il castello di Amboise rappresenta sicuramente una delle mete più importanti e celebri di questa nostro viaggio, esso accoglie la tomba di quello che è stato uno dei personaggi più importanti e rinomati della nostra storia che in terra di Francia trascorse tranquillamente gli ultimi anni della sua intensa vita, qui infatti terminarono le epiche gesta terrene e iniziò la leggenda del grande Leonardo da Vinci
Le strade cittadine dominate dall'imponente castello si presentano tranquille in questa assolata giornata, la presenza turistica, numericamente superiore rispetto agli altri castelli, risulta quasi piacevole nel contesto generale contribuendo ad animare la cittadina senza risultare mai fastidiosa; parcheggiato il nostro mezzo nei pressi del placido fiume superiamo le poche centinaia di metri della via principale che ci separano dall'ingresso del castello, serpeggiando tra i vari negozi che alternano paccottiglie turistiche varie a offerte gastronomiche decisamente appetibili data l'ora.
La Cappella Saint-Huber - Tomba di Leonardo da Vinci
Superata la salita che porta al Castello iniziamo l' esplorazione di questo importante maniero che osserva da posizione privilegiata il corso della Loira e domina la sottostante cittadina osservabile da suggestiva posizione; la prima tappa del percorso ci porta a visitare la cappella dove riposano i resti di quel genio rinascimentale che fu Leonardo da Vinci e che qui visse gli ultimi anni della sua vita degnamente ospitato nel vicino castello di Clos-Luce e riccamente stipendiato da Francesco I.
Morto nel 1519 sarà sepolto in una parte del castello successivamente demolita, quelli che si presume siano i suoi resti verranno quindi spostati all'interno di questa piccola cappella, realizzata in uno stile gotico precedente a quello rinascimentale che contraddistingue parte del castello, situata sulle mura esterne del castello in una terrazza dalla quale si osservano i tetti di Amboise e la sua intera estensione.
360°
Le vicissitudini storiche che hanno contrassegnato buona parte dei castelli della Loira non hanno risparmiato nemmeno il castello di Amboise, più volte rimaneggiato e modificato nel corso degli anni subirà le maggiori offese durante e successivamente a quello che fu l'evento probabilmente più drammatico e significativo della storia di Francia: la Rivoluzione Francese.
La furia distruttrice dei rivoltosi segnò pesantemente il castello già penalizzato da radicali demolizioni e distruzioni operate negli anni anche a causa di eventi come quello legato alla Congiura di Amboise, negli anni successivi ulteriori demolizioni portarono questo importante maniero alla condizione attualmente osservabile e visitabile, pallida imitazione di quello che fu uno dei più importanti castelli della valle della Loira; la sua vasta estensione nel periodo di maggiore splendore è osservabile in alcune stampe e plastici collocati nel percorso di visita e rende l'idea di quello che fu il potere e la ricchezza della corte di Francia durante il periodo tardo medievale e rinascimentale.
Numerose sono le personalità storiche che hanno soggiornato più o meno lungamente nel castello divenuto importante centro di potere durante il regno di Francesco I, in questo periodo il castello ritrovò lo splendore ottenuto sotto Carlo VIII, responsabile dei lavori di maggiore ampliamento del castello ma che non verranno portati a termine a causa della prematura quanto assurda morte del sovrano, spirato dopo avere battuto la testa contro lo stipite di una porta....
Lungamente al centro di importanti avvenimenti storici sarà abitato tra gli altri da Francesco II e la moglie Maria Stuart e Caterina de Medici, i suoi interni purtroppo conservano solo parte degli arredi originali di questo importante periodo storico, devastati durante i disordini legati alla Rivoluzione Francese oggi accolgono comunque una importante collezione di arredi e opere artistiche del periodo gotico e rinascimentale dimostranti lo sfarzo e l ricchezze della corte; il tutto meravigliosamente osservabile (e fotografabile!!) visitando quelli che furono gli appartamenti reali.
Chateau de Chenonceau
Il castello di Chenonceau che raggiungiamo dopo un breve tragitto, rappresenta contemporaneamente e paradossalmente uno dei più bei castelli nel contesto della Loira e la definitiva presa di coscienza di quell'affaticamento psicologico legato a ripetute visite di contesti similari, condizione questa che ci spinge a prendere la definitiva decisione: questo castello sarà l'ultimo che visiteremo durante questa vacanza.
Sicuramente non determinante ma significativo anche il fastidioso affollamento turistico che contraddistingue il castello in questo pomeriggio progressivamente oscurato da parimenti fastidiose nuvole, condizione questa che ci aiuta a prendere la suddetta irrevocabile decisione.
Le motivazioni che hanno permesso al castello di Chenonceau di diventare il secondo castello più visitato di Francia sono sicuramente legate alla suggestiva ambientazione e alla unicità architettonica che lo vede scavalcare armonicamente uno dei canali della Loira, ma anche alle figure storiche prettamente femminili che ne hanno animato soprattutto il periodo rinascimentale, dal possesso di Diana di Poitiers che lo ricevette in dono dal suo amante Enrico II (e alla quale si deve la costruzione del ponte sul fiume) alla successiva proprietà di Caterina dei Medici che alla morte del sovrano, suo consorte, obbligò Diana ad uno scambio con il castello di Chaumont
Importante e suggestivo scrigno conserva al suo interno importanti opere d'arte ed un'esclusiva collezione di arazzi, suggestione che purtroppo solo in parte siamo in grado di apprezzare a causa di un eccessivo affollamento delle sale che impedisce di godere al meglio dell'osservazione dei tesori artistici; la struttura sospesa sul fiume sarà la motivazione principale della conservazione del castello considerato importante via di comunicazione durante i periodi tumultuosi come quello della rivoluzione francese o della II Guerra Mondiale
Dopo aver goduto da ogni punto di vista dell'esclusività architettonica del castello e di aver visitato gli estesi giardini che dal castello seguono il corso del fiume, decidiamo di porre definitivamente termine al nostro intenso viaggio lungo il corso della Loira ed i suoi meravigliosi castelli, meraviglia questa che purtroppo non è stata in grado di evitare una progressiva sensazione di monotonia sempre più crescente in questi due giorni trascorsi lungo le sponde del celebre fiume Francese.
È tempo di iniziare un nuovo viaggio, dopo la cena che sancisce anche la fine della nostra esperienza di campeggiatori ci addormentiamo soddisfatti dopo avere pianificato quello che sarà in linea di massima il nostro itinerario dell'indomani; itinerario che ci porterà decisamente verso nord e le coste dell'oceano.
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