Non è la prima volta che visitiamo la Camargue; non è nemmeno la prima volta che lo facciamo in inverno eppure continuiamo, a trovare il tempo il modo. Una voglia stimolata da una inequivocabile certezza.
La Camargue saprà, ancora una volta, farci provare nuove intense emozioni anche e soprattutto in questa stagione da sempre considerata avara di risorse; normalmente destinata al culto del divano e della tv. Le condizioni meteo, previste decisamente favorevoli, mantengono in parte le aspettative; siamo comunque nella prima decade di gennaio ed è normale che il tempo non risulti particolarmente stabile; a fronte di temperature decisamente piacevoli e ad una aria che "profuma" di primavera si contrappongono nuvole spesso dispettose che limitano il riscaldamento solare ed un dispettoso vento che spesso rende meno piacevoli le escursioni.
Route de Fangassier e Phare della Gacholle
L'itinerario prende il suo via da Saintes-Maries-de-la-Mer per poi costeggiare i tre maggiori stagni della Camargue: Etang de l'imperial, Etang de Vaccares, Etang de la Dame; il vento che soffia impetuoso crea scenari raramente osservabili.
Le acque chiuse della laguna normalmente tranquille si agitano in marina emulazione.
Il percorso semicircolare ci porterà nei pressi del faro della Gacholle dove possiamo osservare da vicino numerosi fenicotteri che, incuranti del forte vento, passeggiano nelle basse acque in cerca di cibo.
Per niente intimoriti dalla nostra presenza si lasciano tranquillamente fotografare senza mostrare segni di disagio.
Salines de Giraud
Le più grandi saline di Europa rappresentano una delle mete da non perdere durante un soggiorno in Camargue; oggi purtroppo la copertura nuvolosa ed il forte vento non aiutano ad esaltare quegli incredibili colori che questo contesto riesce normalmente ad esprimere; sarà per la prossima volta...
Il Parco Ornitologico di Pont-de-Gau
Il Parco Ornitologico di Pont-de-Gau rappresenta una tappa obbligata in qualsiasi stagione dell'anno; qui è possibile osservare e fotografare in tutta tranquillità un numero straordinario di uccelli e di specie grazie ai percorsi che attraversano questa particolare zona lacustre in tutta la sua estensione.
Certamente spetta ai fenicotteri il primato di specie più numerosa ma anche quella di più rumorosa; un canto il loro che rischia a lungo andare di diventare quasi fastidioso se non si attenua mai durante la visita.
I percorsi si presentano di breve e lunga durata, quelli brevi consentono di osservare da vicino le numerose specie di volatili che soggiornano vicino all'ingresso del parco, i percorsi più lunghi consentono anche di godere del contesto selvaggio regalato dalla osservazione delle paludi più lontane
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