Sembra quasi impossibile data la ridotta estensione dell'isola, eppure al Giglio si produce vino, fin dai tempi antichi (come ci ricorda il Petrarca), anche in grosse quantità e ottima qualità.
Curiosi, come sempre, di conoscere i sapori dei luoghi visitati, cogliamo l'occasione, durante la cena a Giglio Porto, per assaggiare uno dei vini indigeni, attratti anche da curioso nome "Senti oh!" che in lingua locale serve a esprimere stupore.
Al Giglio si viene quasi esclusivamente per il mare, che sia per la classica "tintarella"e un bagno rinfrescante, per fare snorkeling o immergersi con la muta da sub, le trasparenti acque delle coste dell'isola costituiscono la principale attrazione per chi sbarca dal traghetto.
Le spiagge intese come tali sono esclusivamente quattro, il resto dell'Isola è essenzialmente roccioso e le molteplici calette raggiungibili via mare o per scoscesi sentieri sono formate da scogli..
Giglio Campese è la cittadina più recente dell'isola, ad alta vocazione turistica vanta anche la spiaggia più estesa del Giglio, ma non la più bella.
La settecentesca torre medicea è il simbolo, assieme al faraglione, dei questa località marittima che offre il meglio di se osservata dall'alto della strada che da Castello scende verso il mare. Una strada panoramica che offre numerosi scorci sul golfo che ospita Campese e che regala la massima emozione quando il sole al tramonto infiamma il cielo
Alla piccola cittadina di Giglio Porto, porta di ingresso all'Isola del Giglio, potrebbe essere riservato il destino che accomuna tutti i porti di accesso alle isole; si arriva, si sbarca, e si fugge verso altre destinazioni, aiutati anche dall'impatto non certo ammaliante che i porti normalmente offrono ai viaggiatori.
Giglio Castello è un piccolo borgo di origini medievali arroccato sulla parte alte dell'isola, eletto a "uno dei borghi più belli d'Italia" è caratterizzato dalla rocca Aldobrandesca in ottimo stato di conservazione e dai vicoli che corrono all'interno delle antiche mura.