Meteo non particolarmente incoraggiante, in questa giornata mediana di un ponte di tre giorni penalizzato dalla pioggia in molte regioni italiane.
Oltre alla inesauribile voglia di uscire si aggiunge la consapevolezza che le condizioni meteo odierne potrebbero regalare emozioni davvero forti; la forte perturbazione del giorno prima e quella decisamente variabile che si preannuncia oggi formano ottimi presupposti per un contesto panoramico avvincente.
Una valutazione veloce alle carte metereologiche e siamo in sella, abbandonando la piovosa Lombardia alla volta del Piemonte dove si prevedono migliori condizioni.
Destinazione il Basso Monferrato, terra di borghi, di castelli e di buon vino oltre che di eccellente gastronomia, ma...
Pieve del Cairo (PV)
L’11 aprile 1512 l’esercito francese in una battaglia in quel di Ravenna, cattura il cardinale Giovanni de’ Medici, Legato del papa Giulio II; nella successiva ritirata in terra lombarda sospinti dalle forze pontificie, sostarono a Pieve del Cairo in attesa del traghetto.
Il cardinale finse un malore e fu ricoverato nel castello Beccaria, qui riuscì ad organizzare la fuga che avvenne il giorno dopo prima dell'attraversamento del po; fuga che trovò accoglienza in quel di Godiasco, nell'Oltrepo Pavese.
Bernabò Malaspina, signore di Godiasco (del ramo dei Malaspina di Godiasco, una delle linee di discendenza del Ramo Secco dei Malaspina, signori di Lunigiana) lo accolse; pur tentato di consegnarlo ai Francesi, per i quali simpatizzava, alla fine però lo lasciò andare fingendo una sua fuga.
Il Medici raggiunse infine Voghera, da poco divenuta terra pontificia; l'anno successivo Giovanni de’Medici divenne papa Leone X.
A memoria dell’episodio della sua liberazione accordò alla parrocchia di Pieve del Cairo due Giubilei annuali che vengono celebrati nella prima domenica di giugno, e l’8 settembre.
Il solido ed imponente Castello Beccaria che imprevisto ci appare, risale al XII secolo; successivamente ampliato dai Visconti, fu più volte rimaneggiato nei secoli, fino ad ottenere un monumento tra i più grandi della provincia di Pavia.
Le Terre del Riso
Pomaro Monferrato (AL)
Prima sosta preventivata quella a Pomaro Monferrato e all'omonimo castello; tranquillo borgo sovrastato dal militare maniero e racchiuso dalle antiche mura ancora in parte visibili.
La storia del borgo inizia con la costruzione del castello nel XII sec. nella parte più alta della collina, intorno al quale furono costruite le mura che difendevano anche le neonate abitazioni.
A causa della sua posizione strategica il castello fu oggetto di feroci contese durante i secoli, fino ad arrivare alla quasi completa distruzione del 1638 per mano delle truppe spagnole.
La rinascita del castello avverrà nel 1685 e da quel momento venendo a cessare le esigenze belliche i lavori di ristrutturazione e ampliamento saranno unicamente a scopo estetico e residenziale.
Il castello è oggi proprietà privata e non ci risulta visitabile.
Il silenzio e la tranquillità che avvolge il borgo, richiama passate atmosfere festive, quando i paesi si svegliavano pigramente al tiepido sole primaverile intenti a godersi il giorno di riposo; condizione che ritroveremo spesso durante questo viaggio nelle terre del Monferrato.
Come ritroveremo spesso le terrazze sospese sulle dolci pendici collinari che offrono al visitatore una suggestiva visione di un panorama spettacolare e rilassante allo stesso tempo.
Durante la visita al borgo:
"Venga, se vuole può dare un occhio all'interno, dato che oggi abbiamo aperto per una ricorrenza"
"grazie, cosa c'è da vedere?"
"niente, è solo una stanza vuota!"
Suggestioni
Nei tratti di pianura che raramente dividono le dolci colline, si aprono le terre del riso che oggi, grazie al loro allagamento contribuiscono ad accrescere la suggestione duplicando la magia di un cielo davvero spettacolare che oggi ruba deciso la scena alle terre sottostanti.
Castello Sannazzaro (AL)
Fu Federico Barbarossa a concedere ai Cavalieri di Sannazzaro, nel 1163, il permesso di costruire queto maniero completato nel 1277.
Ad iniziare dal XVIII sec verra trasformato in residenza di campagna restando comunque proprietà dei Sannazzaro che ancora oggi, caso più unico che raro, lo abitano e lo gestiscono affittando le camere della Dimora Storica.
Emozioni
Fubine Monferrato (AL)
Difficile trasmettere le sensazioni odierne trascrivendole, credo sia davvero impossibile fare di più di quello che possono le foto qui pubblicate, ma che non riescono comunque a emanare quanto ammirato durante questa improvvisata escursione.
Il continuo saliscendi collinare, interrotto dai profili dei borghi arroccati su di essi spesso sorvegliati da solenni manieri, adornato da campi coltivati sui quali la primavera gioca con i colori e geometrici filari di rigogliose viti, trasmette poesia intrisa di magia.
E tutto diventa rilassante e appagante, tanto da non consentirti di ripartire, ammaliato dal canto delle sirene.
Morbide Colline
Vignale Monferrato (AL)
Anche questo piccolo borgo regala bellissimi scorci paesaggistici grazie alle sue terrazze sospese su quel mare immobile di gonfie colline che risponde al nome di Monferrato.
Moleto (al)
Il piccolo ma ammaliante borgo di Moleto, vietato al traffico veicolare, nasconde un segreto; fondato si narra dai Saraceni, avrebbe nascosto tra le sue viscere collinari un immenso tesoro abbandonato dagli stessi in fuga.
Del fantomatico tesoro ad oggi nessuna notizia, ovviamente, nonostante la "ricerca" effettuata dagli speleologi in costante esplorazione delle Grotte dei Saraceni, inesplorata sequenza di cunicoli che nei secoli è servita a nascondere tutto e tutti.
Ricerca osteggiata inoltre dal fantasma della Maga Alcina, già, perché qui non mancano nemmeno i fantasmi.
Nonostante tutto ciò, il borgo non si esime dal trasmettere la magica e rilassante aura tipica di tutti i paesi che adornano le colline del Monferrato.
Ah, dimenticavamo, gli "Infernot" dei quali si trovano spesso riferimenti e indicazioni, ma che stavolta non abbiamo potuto visitare, sono dei locali tipici della zona scavati nella Pietra da Cantoni o nella roccia tufacea e utilizzati per la conservazione di bottiglie di vino.
Nella prossima visita approfondiremo sicuramente la conoscenza con queste particolari cantine, e magari anche con i vini contenuti.
Oggi, come anticipato dal "ma" in introduzione del report, non abbiamo effettuato nessuna tappa enogastronomica data la rilevante assenza di Lady Hawke, che oggi purtroppo non poteva essere qui; per questo quindi non potremo far altro che tornare.
Cella Monte (AL)
Con cielo che continua a stupirci con i contrasti tra ombra e luce, continuiamo con le soste paesane, per borghi divisi da pochi chilometri sempre disposti in saliscendi, e a volte anche su strade sterrate; come potrete meglio vedere dal video che trovate a fine pagina una volta pronto.
Cella monte ha solo 480 abitanti ma il movimento che vi si coglie, indotto dai locali di vario tipo che distribuiscono il meraviglioso gusto enogastronomico del Monferrato, è molto più variegato.
Purtroppo la nostra giornaliera astinenza ci permette solo di godere del contesto e dei profumi, annotando diligentemente borghi e locali dove tornate presto, armati dei migliori intenti.
Castello di Uviglie (AL)
Castello di Gabiano (AL)
Con la sosta al Castello di Gabiano siamo arrivati all'ultima tappa di questo breve ma intenso viaggio; tra i più antichi ed estesi del Monferrato, la sua fondazione risalirebbe al VII sec, viene conteso per secoli tra le varie fazioni a causa della sua strategica posizione.
Il restauro del maniero inizia nei primi del '900, ed oggi, oltre a dotarsi di una cantina che produce ottimi vini acquistabili in loco (come ovviamente abbiamo fatto), offre alloggio e ristorazione di alto livello con le sue camere ed il suo ristorante.
Noi, delicatamente alloggiate nel bauletto le tre preziose bottiglie, iniziamo il viaggio di ritorno, sperando che le avverse condizioni atmosferiche si siano placate e che il rientro si svolga in assenza ella tuta antipioggia. Altrimenti, pazienza, dato che anche oggi il viaggio è stato davvero magico e rilassante e un acquazzone non più certo modificare quanto provato. Anzi!
Video, Mappa e GPX dell'Itinerario
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