Un fine settimana autunnale è quello dedicato alla stupenda isola d'Elba, paradiso toscano situato di fronte alla costa degli Etruschi.
Una meta più volte visitata in ogni periodo dell'anno (ma prevalentemente in estate) in quanto imprescindibile per un Toscano fin dalla più giovane età e in possesso di qualsiasi mezzo.
Paradiso che stavolta esploreremo in un momento poco adatto ai bagni nelle trasparenti acque ma che ci regalerà una pace e una tranquillità e difficilmente ottenibili in altri periodi.
Sono due i giorni pieni trascorsi sull'isola sintetizzati in un unico report con l'unica eccezione della parte dedicata a PORTOFERRAIO alla quale abbiamo dedicato una sezione apposita.
Il terzo giorno, lunedì, è stato dedicato quasi esclusivamente al rientro verso casa.
La sveglia all' Alba
Il nostro viaggio inizia da Lacona, raggiunge Marina di Campo, per poi seguire il ritmo della costa, ma con una importante deviazione verso l'interno, prima di tornare a carezzare il mare.
La Torre di san Giovanni
Un breve deviazione dal percorso previsto ci porta al cospetto della suggestiva Torre di San Giovanni; antica torre pisana utilizzata per avvistamento ed eventuale difesa dell'isola e visivamente collegata alla fortezza del Volterraio.
Alla fine del secolo scorso è stata restaurata ma a causa della sua posizione divenuta parzialmente instabile, e i danni subiti per mano nemica e nei secoli di incuria l'accesso risulta ormai impossibile.
Impareggiabile il panorama che da quassù si può godere su di una parte dell'isola ad iniziare dal golfo che ospita Marina di Campo con la possibilità di scorgere la costa del versante opposto dell'Isola.
Riprendiamo il nostro cammino verso l'interno senza avere avvistato nessuna nave Saracena all'orizzonte.. per fortuna.
Pieve di san Giovanni
Imperdibile e suggestiva la visita alla pieve omonima poco lontana; costruita nel XII sec. fu privata della copertura in una delle incursioni condotte in zona dal sanguinario corsaro ottomano Dragut.
Fino al restauro del 1973 era stata utilizzata come riparo per le capre, oggi rappresenta una tappa di sicuro effetto nell'esplorazione dell'isola.
San Piero in Campo
Nella discesa verso Marina di Campo, invertita la rotta, ci concediamo una breve sosta nel piccolo borgo di san Piero in Campo.
Ma il periplo dell'isola ci attende e quindi dedichiamo poco tempo all'esplorazione della cittadina e alla contemplazione dei panorami da qui si possono osservare.
Ma del pittoresco borgo marino scorgeremo solo il profilo, puntando decisi verso ovest
Marina di Campo
Spiaggia di Cavoli
Le spiagge di Seccheto e Fetovaia
Oltrepassate le spiagge più belle e famose dell'Isola d'Elba che oggi, purtroppo, poco si prestano alle spettacolari immersioni a cui ci hanno abituato negli anni; per la precisione va detto che le foto di Seccheto e Fetovaia qui sopra, risalgono ad altro viaggio effettuato in periodo decisamente estivo.
La scoscesa Costa Est
Il percorso che porta dalla parte ovest a quella nord è contraddistinto da una costa molto aspra e rocciosa che culmina con il monte Capanne, la vetta più alta dell'isola con i suoi 1019 mt; unica parte dell'isola che non abbiamo mai visitato evitando solitamente di pagare per la risalita in cabinovia; ma prima o poi...
Capo sant'Andrea
Una sosta la merita anche Capo sant'Andrea, suggestiva "spiaggia" di roccia granitica soprannominata Cote Piane dai locali, luogo che in alta stagione riesce a regalare momenti di relativa tranquillità rispetto alle classiche ed affollate spiagge; come la vicina spiaggia omonima.
Marciana
La strada a questo punto abbandona la costa e si addentra nell'interno risalendo le pendici montane fino alla graziosa e tranquilla (oggi) Marciana.
Marciana Marina
Isola Paolina
Di nuovo in discesa verso la costa per superare di slancio Marciana Marina, le giornate nel mese di ottobre non sono lunghissime e abbiamo ancora diverse mete da raggiungere, come per esempio la spiaggia della Paolina di fronte alla piccola ed omonima isoletta.
Come è possibile intuire l'isoletta deve il suo nome alla sorella di Napoleone, Paolina Bonaparte, che durante l'esilio elbano dell'imperatore si dice avesse l'abitudine di prendere qui il sole completamente nuda.
La Spiaggia della Paolina
Enfola
La penisola di Capo Enfola, isola mancata a causa dello stretto istmo che la collega al resto dell'Elba, ospita l'antica tonnara e due spiagge opposte anche nella conformazione oltre che nella posizione.
Rocciosa una e sabbiosa l'altra introducono a questo rilievo di 137 mt sul quale si possono riconoscere postazione belliche risalenti alla seconda guerra mondiale, lungo il sentiero che porta fino a capo d'Enfola.
Suggestivo il panorama che dalla cima del rilievo si apre davanti a noi e che si allunga all'orizzonte, seguendo le ondulazioni costiere.
Di nuovo in sella ci godiamo le luci dell'imminente tramonto che saturano i colori della costa rocciosa e placano le intemperanze marine, per superare di slancio la movimentata zona di Portoferraio e raggiungere l'ultima tappa del nostro percorso.
Castello del Volterraio (panorama)
L'idea era quella di godere di un emozionante tramonto contemplando dall'alto buon parte dell'Isola d'Elba e il mare circostante; purtroppo una volta appostati nei pressi del Castello del Volterraio, fortezza di Etrusche origini ampliata dai Pisani e mai conquistata dai pirati Turchi che sovente insanguinavano le coste dell'isola con le loro scorrerie, una spessa coltre nuvolosa nasconde dispettosa lo spettacolo.
La vista sul golfo di Portoferraio anche senza il sole al tramonto ci regala comunque intense emozioni e la degna conclusione di questa intensa escursione; un vento frizzante si alza improvviso a ricordarci che l'estate è ormai lontana e che è tempo di rientrare al nostro temporaneo rifugio isolano, e di prepararsi per la cena.
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