Il complesso di fortificazioni visibile dal Col di Tenda fu costruito nel 1881 dal Regio Esercito Italiano per fronteggiare un attacco da parte della confinante Francia che non avvenne mai.
Oggi in stato di progressivo degrado è in parte visitabile ad iniziare dal Forte Centrale e dalle sottostanti caserme; grazie ai Trattati di Parigi del 1947 questo territorio è passato sotto il controllo della Francia garantendo così la conservazione dei Forti che in caso contrario non avrebbero potuto restare in piedi; il trattato infatti vietava la presenza di strutture militari così imponenti sul suolo italiano.
Il forte più facile da raggiungere e visitare è quello denominato Forte Centrale (o Alto) sotto il quale si trova il complesso delle caserme di competenza; per quanto in stato di degrado i resti oltre che ben visibili sono anche in parte visitabili.
Il complesso si trova nei pressi del Colle di Tenda, valico transalpino a 1871 mt, che mette in comunicazione l'Italia con la Francia, un tempo principale via di comunicazione oggi poco inutilizzato grazie al traforo sottostante che smaltisce la maggior parte del traffico.
Il passo è facilmente raggiungibile dal versante italiano tramite una strada stretta ma asfaltata che parte da Limone Piemonte e passa da Limonetto, ben più impegnativa invece la risalita dal versante Francese da effettuarsi su strada sterrata molto aspra e poco curata, molto più adatta ai 4x4 e alle moto da enduro che ai veicoli più tradizionali.
Il colle di Tenda - Versante Italiano
Il colle di Tenda - Versante Francese
La Caserma Centrale
Il Forte Centrale
Per questa volta la nostra esperienza con i Forti del Tenda termina qui, ci sono altre strutture da visitare non molto lontano, ma non potremo raggiungerle oggi perché purtroppo il nostro mezzo a 4 ruote mal digerisce gli sterrati troppo sconnessi e il raggiungerle a piedi richiede del tempo che di fatto non abbiamo.
Ci sarà modo di visitare in un latra occasione i restanti forti e di percorrere anche parte del tracciato della Via Del Sale che li collega, in sella alla nostra ben più agile due ruote.
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