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Compagna di viaggio...

...COMPAGNA DI VITA.

Il mezzo a motore a due ruote che noi comunemente chiamiamo un moto presenta indubbiamente diverse unicità rispetto ad altri mezzi; una di queste singolarità che risulta tra le più importanti spesso viene ampiamente sottovalutata o ridotta a minimi termini. Questa caratteristica unica riguarda le modalità di condivisione che esistono nell'utilizzo a due della moto che risultano radicalmente diverse da quelle di qualsiasi altri mezzo ad iniziare da quello a quattro ruote. La condivisione della sella è innanzitutto qualcosa che prevede un contatto più intimo oltre che di fiducia, perché prevede una distanza molto ravvicinata decisamente diversa da quella automobilistica. Condizione che in caso di scarsa affinità può risultare poco gradita o addirittura spiacevole

(non riesco ad immaginare nulla di peggio di un omaccione che mi cinge da dietro con le sue gambe e mi rovina addosso in frenata…..).

Condividere il viaggio in moto presuppone inoltre anche un rapporto di estrema fiducia perche chi sale dietro mette la propria vita in mano a quella di chi guida rendendosi completamente dipendente dalle scelte del pilota, impossibilitati a qualsiasi tipo di reazione (che non sia il classico pugno nei reni) in caso di problemi.

E’ principalmente per questi motivi, ma anche per tanti altri, che viaggiare in moto in due è qualcosa di assolutamente particolare ma anche, per quanto mi riguarda,  gratificante ed emozionante, perché il poter condividere con la persona amata le sensazioni e le emozioni di un viaggio in moto in un contatto così ravvicinato praticamente intimo è qualcosa di straordinario.

Che oltretutto aggiunge anche qualcosa in un rapporto, perché come detto prima, ci si affida l'uno all'altro incondizionatamente e si affrontano insieme anche le avversità che questa passione, questo modo di vivere e di viaggiare, ci impone; perché, parliamoci chiaro, non è tutto rose e fiori.

Soprattutto per chi stà dietro e non gode, o solo in parte, del piacere della guida che tante emozioni regala al pilota. 

Sono tante le gioie e le emozioni legate a questa “unione” che mi sono state regalate negli anni e che restano vivide nei miei ricordi, come la prima volta che la prima volta che lo ho fatto affrontare

un viaggio invernale trascinandola tra le nevi dei Sibillini e dei monti dell’Abruzzo o come quella volta che partimmo alla scoperta della meravigliosa isola d’Elba in uno straordinario fine settimana.

Quando lei arrivò con il Frecciarossa alla stazione di Firenze ed io la aspettavo con la moto carica in un tardo pomeriggio di fine estate.

Emozionante dopo l'abbraccio di rito, cambiarsi sorridenti praticamente davanti alla stazione di santa Maria Novella e sostituire gli abiti civili velocemente con quelli da moto, casco in testa ed il rombo di Maia che dichiara iniziata l'avventura.


E  partire lasciandosi alle spalle la città medicea che accende le prime luci della sera, correndo velocemente verso il porto di Piombino per prendere l'ultimo traghetto per l'Isola d'Elba, magico viaggio con la sera che lentamente si spegne lasciando il posto alle ombre della notte.

La tensione per l’imperdibile appuntamento con l’ultimo traghetto che si scioglie una volta imbarcati, per poi assaporare, abbracciati sul ponte, gli ultimi tepori di un'estate che lentamente si va spegnendo come le ultime luci del tramonto ormai spentosi all’orizzonte ed il mare che lentamente viene inghiottito dalla notte, per poi tornare vanitoso a splendere sotto i raggi argentei della sfavillante luna che ci regala l’ennesima emozione.

Infine lo sbarco; gli ultimi chilometri nella notte gentilmente tiepida, percorrendo strade deserte, per raggiungere il nostro agriturismo nel cuore dell'Isola, stanchi ma soddisfatti e infinitamente emozionati ci rilassiamo ascoltando il silenzio della macchia mediterranea ed osservando le ombre delle colline dalla terrazza della nostra camera mentre il tepore della notte Elbana carezza i nostri volti e ci culla mentre scivoliamo lentamente tra le braccia di Morfeo.

Questo e tanto altro abbiamo fatto insieme, infiniti viaggi per infinte emozioni vissute in sella, nella condivisione che questo mezzo è in grado di regalarci, un'ode questa non solo alla moto ma anche e soprattutto a quelle straordinarie compagne di viaggio e ci regalano infinite sensazioni seguendoci spesso silenziosamente delle nostre avventure e condividendo con noi le emozioni di un viaggio,

 

Un Viaggio che è la Vita

 

Emozioni che mi assalgono prepotenti soprattutto quando leggo nei tuoi occhi la gioia è la felicità per quello che stiamo vivendo, insieme, ed allora non posso che ringraziarti per tutto ciò che fai e per tutto ciò che sei. Grazie amore mio.

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