L’uscita era in preparazione da tempo.
Avevo già individuato quello che poteva essere l’alternativa alle uscite invernali divenute ormai consuetudine nel centro Italia.
Una consuetudine che mi aveva portato anche alla ideazione di un raduno invernale denominato “I Falchi dei Sibillini” grazie al quale si era anche ottenuta una sempre più crescente divulgazione delle bellezze invernali che questo territorio è in grado di regalare.
Qui sicuramente il progetto era per certi versi più ambizioso, e contestualmente molto diverso; perché se è vero che i monti Sibillini possono offrire anche contesti rigidamente invernali (Castelluccio è una delle località più fredde d’Italia), è anche vero che intorno si possono trovare temperature più clementi e rigeneranti dopo l’avventuroso, nonché magico, passaggio in quota.
Il Video dell'escursione
La stessa cosa non si può dire per quanto riguarda invece il nordico territorio; almeno non negli stessi termini.
Ovviamente la metà prevista non poteva che essere un passo alpino, uno di quelli aperti tutto l’anno, ma anche uno di quelli più famosi: il passo del Bernina, 2330 mt di meravigliosa attrazione!!
Passo del Bernina 2330 mt
Ospizio bernina
Dopo settimane di attenta osservazione delle condizioni meteo e della web-cam situata sul passo, arriva finalmente il momento adatto; non voglio stabiire record ne dimostrare niente, desidero solo divertirmi e godere di una giornata in sella immerso in paesaggi straordinari.
Respirare la Vita.
Ed è che in questa azzurra e tiepida giornata di inizio marzo io e la fida Maia, nera Ducati Multistrada che festeggia i suoi 100.000 km, risaliamo veloci i tornanti che conducono al passo; la nostra meta.
Abbaglianti i muri di neve che scortano il nostro cammino, illuminati da un tiepido sole che campeggia in un cielo azzurro come solo l'inverno e l'alta montagna possono regalare.
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